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MARCELLOSCHILLACI

Ancora una volta dobbiamo complimentarci  con  Marcello Schillaci. L’umile cantiniere dell’Osteria di porta Romana”, il re delle virtù, l’ambasciatore della teramanità gastronomica, si fa promotore di una bella iniziativa: offrire a 50 persone bisognose una porzione di virtù, per fare in modo che l’antica tradizione teramana rimanga viva in città. E nessuno rimanga sempre. In questo senso  ho notizia anche di privati cittadini che hanno lasciato  una porzione di virtù “sospesa” in un ristorante teramano che propone questa possibilità. La bella Teramo ancora una volta si è dimostrata tale. Virtù sì, ma nel rispetto delle regole. Ricordo ai lettori che l’ordinanza del governatore Marsilio,ha dato il via libera alla vendita di cibo da asporto nei ristoranti perrilanciare il piatto tipico della festa del 1° maggio. Sempre con i vincoli di distanziamento interpersonale posti dalle norme anticontagio e le 5 regole che riporto in fondo. Le consegne a domicilio, consentite da tempo, anche dalle restrizioni più ferree, avrebbero consentito una diffusione limitata delle virtù per chi non è in grado di prepararle in casa. Lo sdoganamento del cibo da asporto, dunque, renderà meno spoglie le tavole nel giorno della festa dei lavoratori. Ricordo che la tradizione delle virtù è molto antica ed è legata alle antiche pratiche del culto della Terra in occasione del Calendimaggio, festeggiato dalle civiltà contadine.Risale ai tempi in cui, dopo la lunga stagione invernale, i pochi resti della dispensa, conservati con cura dalle brave massaie, venivano uniti alle primizie della primavera. Quindi i legumi secchi venivano cotti con le verdure (circa 17 tipi diversi), ma anche con la cotica di maiale e con la pasta fresca e secca. Le virtù rappresentano quindi la buona volontà, la saggezza e la fantasia delle donne “virtuose”, appunto.  Le vere virtù sono SOLO quelle che si preparano nella città di Teramo il primo maggio ormai da moltissimo tempo.Esistono virtù rivisitate in tanti modi ma la ricetta delle virtù è una sola e non si cambia. Anzi, guai a chi ci prova!
Certo, ci sono trucchetti che rendono virtù più buone di altre, i segreti delle nonne, quell’ingrediente in più che rende tutto più buono…e che ovviamente nessuna massaia mai rivelerà!C’è chi aggiunge più pasta, più spezie, più odori, ma in generale la ricetta tradizionale è più o meno la stessa da sempre.Molti i ristoratori che si preparano a distribuire le Virtù. Prezzi, sapori, esperienze, qualità diverse: Regole uguali per tutti. Da rispettare:1) la consegna su prenotazione e per appuntamentoin modo da evitare assembramenti;  2) non consegnare ai ristoratori contenitori da riempire, ma saranno gli esercenti stessi a provvedere a consegnare le porzioni in appositi contenitori monouso; 3) ritirare le Virtù negli orari concordati ma sempre utilizzando i guanti e la mascherina 4) evitare assembramenti nelle aree esterne alle attività; 5) entrare negli esercizi una persona alla volta 

Leo Nodari