Riceviamo e pubblichiamo da una lettrice questa lettera, indirizzata al responsabile dell’unità di crisi della Asl, il dottor Picone, che pubblichiamo
Carissimo dottor Picone, frequento l’ospedale da tempo per una mia patologia e devo dire che, da quando è arrivato lei, molte cose sono cambiate, e in meglio. Ma mio marito, che è un criticone, dice che c’è ancora molto da fare. Io dico che l’aspedale é sicuro e lui dice che i condizionatori non sono adeguati se non nel reparto infettivi.
Io dico che l’ospedale adesso è molto ben organizzato e lui dice che il bar è aperto come prima dell’emergenza e ci vanno tante persone .
Io dico che adesso è tutto separato in percorsi e lui scatta la foto che le mando, dei sacchi di “Biancheria infetta” accatastati davanti ad un ingresso secondario.
Io dico che sono chiusi e protetti e lui dice che i malati covid devono usare sacchi molto spessi e neri.
Mi dica dottor Picone, è vero che ho ragione io?
Maddalena Di Nardo