L'impegno e l’attività portata avanti, anche in questa fase emergenziale, dal Senatore Luciano D'Alfonso non necessitano di difesa. I cittadini abruzzesi hanno ben chiaro il quadro e sanno che le azioni finora messe in campo, per alleviare il momento di generale sofferenza, provengono esclusivamente dal Governo nazionale e da quei Parlamentari che, lontani dai clamori e dalle luci delle passerelle, hanno lavorato testa bassa per reperire risorse ed approntare misure adeguate alla situazione.
Il Capogruppo di Fratelli d'Italia, Guerino Testa avrebbe dovuto destinare ad altri i suoi strali e, considerata la sua presa di coscienza del bisogno dell’Abruzzo di avere “tanti fatti concreti”, avrebbe dovuto rimboccarsi le maniche e spiegare alla sua maggioranza dormiente quanto lavoro c’è da fare. Intanto, sento l’obbligo di rinfrescare la memoria a lui, che spara sentenze di condanna sull'operato del Governo nazionale, e ai suoi alleati, su quanto non hanno fatto in questi due mesi, palesando una disarmante inadeguatezza e incapacità.
Non vi è ancora traccia di un bando per le misure a sostegno delle imprese abruzzesi, vedrà la luce, se tutto va bene, nei prossimi giorni a due mesi dalla pubblicazione della legge n.9, la cassa integrazione per i nostri lavoratori è entrata a regime con un mese di ritardo rispetto alle altre regioni italiane, sbattendo l'Abruzzo all'ultimo posto della classifica relativa alla trasmissione dei dati all’Inps. Il bonus voluto e sbandierato fino alla nausea, anche dai vostri leader nazionali, è stato richiesto da 19mila famiglie e sarà grasso che cola se riusciranno ad ottenerlo almeno le 3mila famiglie alle quali è stato promesso. Avete fatto visita all’ospedale Mazzini di Teramo rientrata l' emergenza, offendendo col vostro “va tutto bene" i professionisti e gli operatori che hanno portato sulle loro spalle i due mesi di sacrifici dovuti alla vostra inefficienza e i familiari delle vittime che hanno dovuto sopportare ricostruzioni dei fatti vergognose. Vi apprestate a discutere un PdL che lascia fuori interi settori merceologici e commerciali, tra l'altro con copertura economica dubbia perché non è certo che tutte le misure siano finanziabili con la rimodulazione dei fondi europei. Nel frattempo l'Abruzzo detiene il record delle ordinanze, ben 60, in nome di una competizione tutta politica, decisa a tavolino contro il Governo nazionale, e buona solo a creare confusione tra i cittadini.
Questo è quanto avete prodotto voi, Capogruppo Testa. È comprensibile che preferiate sparlare di quanto fatto dal Governo nazionale.
Sandro Mariani
Capogruppo Abruzzo in Comune