I gay sono le più dolci, più gentili, calorose, riflessive e artistiche persone del mondo. E fin dall’inizio dei tempi hanno ricevuto solo calci. Fino al 17 maggio 1990, l’omosessualità era considerata dall’organizzazione mondiale della sanità una malattia mentale. Per questo ieri è stata la Giornata internazionale contro l'omofobia. Obiettivo della giornata è promuovere eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell’omofobia. Non lo avete saputo ? Giusto così. Perché il nostro è un” contro” solo a chiacchiere .
Una persona su cinque ha problemi di accettazione in casa, una su tre ha subito episodi di discriminazionedi media o grave intensità dalle persone con cui vive come battute offensive, isolamento o violenze. A scuola, secondo una ricerca fatta su più di 5000 ragazzi, oltre il 44% degli studenti pensa che l’omosessualità sia sbagliata e il 37% degli studenti non vuole un compagno di banco gay. Neanche l’emergenza coronavirus è bastata a convincere gli omofobi a mettere da parte l’odio. La vera paura dell’omofobo è di essere omosessuale. Viene chiesta al Governo, dopo 30 anni, unalegge seria contro l’omofobia, come già avviene in molti altri paesi, che renda l’omofobia un reato e dia sostegni concreti alle vittime.
Il Governo italiano - membro del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite -ha riaffermato l'impegno dell'Italia sul piano internazionale a sostegno della lotta contro ogni forma di intolleranza e di discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere. Solo a chiacchiere.
Il Governo italiano per una mitigazione delle conseguenze negative della diffusione della pandemia, e nella ferma convinzione che nessuno debba essere dimenticato, marginalizzato, o lasciato indietro - più che mai in questo momento di crisi globale - propone di favorire i diritti delle persone Lgbti. Che risultano tra le categorie più a rischio di marginalizzazione, discriminazione e violenza. Solo a chiacchiere.Grazie a una serie di cambiamenti normativi contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale, negli ultimi anni il progresso in termini di uguaglianza ha compiuto passi da gigante. Basti pensare alla legge Cirinnà, una manovra che ha dato dignità, sicurezza, protezione e fiducia a migliaia di persone e alle loro famiglie.Tuttavia, l’uguaglianza non è stata ancora pienamente raggiunta dato che nel nostro Paese i dati sono piuttosto allarmanti. Secondo le statistiche di Arcigay, ogni anno in Italia si verificano più di 300 casi di discriminazione legati all’orientamento sessuale.
La verità è che fino a quanto non ci sarà un legge e andando oltre la legge, in Italia occorre creare un fronte culturale e civile, un’alleanza traversale per “garantire i diritti civili alle persone Lgbt. Maggiori diritti e maggiore rispettoperché garantire i diritti civili non vuol dire privare altre persone dei loro diritti. Mi rendo conto che questi sono temi a volte divisivi e che possono essere strumentalizzati. Ma nessuno chiede di mettere in discussione i diritti di nessuno, ma semplicementesi chiedonomaggiori diritti e maggiore rispetto per le persone Lgbt, ma in generale per tutte quelle realtà che nel nostro paese vengono considerate minoranze tali da essere discriminate. Se le persone fossero abituate sin dall’infanzia a vedere tutti i tipi di amore, ci sarebbe sicuramente meno omofobia nel mondo. L’appello è quindi a tutti perché, intanto, su questi temi ci sia maggiore rispetto anche nel dialogo, senza alimentare odio.Non dobbiamo dimenticarci mai, giorno dopo giorno, dicombattere le discriminazioni. Sembra assurdo dover ancora nel 2020 difendere il sacrosanto ed elementare diritto di ognuno ad amare chi vuole. L’omofobia è l’odio di pochi che non sanno amare. Eppure esiste ancora chi discrimina le persone in base alle preferenze sessuali. Una violenza che entra nella vita delle persone, nei loro rapporti di coppia, nei legami personali. Promuovendo la cultura, la conoscenza, ascoltando le associazioni che si battono contro le discriminazioni, monitorando gli episodi di intolleranza e proponendo delle contromisure. Chi soffia sul fuoco dell’intolleranza e su teorie anacronistiche ha trovato e troverà sempre un argine invalicabile. Per proteggere le conquiste civili e sociali da teorie medievali.
Leo Nodari