Svelato il mistero dei sacchi neri accatastati a pochi passi dagli uffici della TeAm. Non sono della Teramo Ambiente, ma del Des Artistes, eppure, per un curioso gioco del destino, la colpa è sempre della TeAm. Perché? Perché quell'ammasso di sacchi a pochi centimetri (non metri, ma davvero centimetri) da Piazza Martiri, cioè dal centro del centro della città, è frutto di un'antica usanza italiana: parlare bene... e razzolare male.
La TeAm, che impone il divieto sui sacchi neri, che con la sua sola nascita ha provocato un aumento dei costi per lo smaltimento a carico dei cittadini, pretende... ma non esegue.
Leggete la lettera (che pubblichiamo qui sotto) che la società del Des Artistes ha inviato alla Teramo Ambiente una settimana fa. E' la richiesta che Giulio Mercante fa alla TeAm di avere 4 bidoni per l'indifferenziato, così come "richiesto dai vigili ecologici". Una settimana... per quattro bidoni... non è stata sufficiente...i bidoni non arrivano e i sacchi si accumulano. Perché in una settimana non è stato possibile consegnare al Des Artistes quei quattro bidoni?
Che sia un problema di personale? Che la TeAm non abbia impiegati da destinare a questo compito?
Facciamolo con il linguaggio dei social, urliamolo in maiuscolo e in neretto, così magari glieli portano: PERCHE’ IN UNA SETTIMANA VOI DELLA TEAM NON SIETE RIUSCITI A CONSEGNARE QUATTRO BIDONI AL DES ARTISTES?