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SPETTACOLIOGGI

Con il decreto del 4 marzo 2020, il Governo ha sospeso le manifestazioni, di qualsiasi natura. Assomusica - che rappresenta le principali associazioni dell’intera filiera imprenditoriale della musica – sabato scorso ha colloquiato conil Ministro dei beni Culturali Franceschini evidenziando lo stato di crisi dell’intero comparto e la necessità di misure urgenti. Un settore, che vale otto miliardi di euro, occupando oltre 200 mila persone. Secondo le stime di Assomusica, a fine stagione estiva ammonteranno a circa 650 milioni di euro le perdite per il solo settore del live. A questo danno vanno aggiunte poi anche le perdite legate all'indotto, che l’Associazione stima in circa 700 milioni di euro. A livello di economia del lavoro, solo per gli eventi di musica popolare contemporanea lavorano circa 80 mila persone, famiglie e imprese che necessitano di uno sforzo e un supporto finanziario straordinario e duraturo da parte delle Istituzioni. A questo si sono ben presto aggiunti i danni relativi al mancato versamento dei diritti d’autore e connessi, in relazione alla mancata attività dal vivo altri luoghi di aggregazione. Il potenziale danno, per gli autori e per gli editori musicali, è stimato dalla Siae in termini di mancati incassi per diritto d’autore, per il 2020, a causa del lock down e delle sue conseguenze, in circa 300 milioni di euro, cifra destinata a crescere esponenzialmente in base alla durata dell’emergenza sanitaria ed in base alle tempistiche di graduale riapertura delle diverse attività. 

Come ho avuto modo di dire al Ministro Franceschini , per sensibilizzare il Governo verso un impegno concreto che permettesse loro di riprendere l’attività nella fase 2 della pandemia covid-19, è evidente che quello della musica dal vivo sia uno dei settori più deboli sotto questo punto di vista, perché non dispone di alcun tipo di contribuzione e si trova a dover fronteggiare tutta una serie di difficoltà che gli altri settori dello spettacolo non hanno.

Con il “Decreto rilancio” sono state dettate le misure per la fase 2, con la delibera del Comitato Tecnico Scientifico,  che detta le regole di massima da seguire in diversi ambiti per ridurre al minimo l'evoluzione del contagio. Certamente sono regole capestro. Ma così è per il momento.

Dal 15 giugno riapriranno i cinema, teatri, e ci sarà il via libera anche agli spettacoli e concerti dal vivo. Secondo il dpcm si dovrà rispettare il distanziamento anche tra gli artisti, si dovrà procedere alla misurazione della febbre a maestranze e pubblico, con divieto di partecipazione all’evento per chi ha più di 37,5 gradi di febbre.

Relativamente al settore degli eventibalza subito all'occhio una prima indicazione: gli eventi si possono organizzare. Sia al chiuso che all’aperto. Ferme restando le misure già raccomandate ed in relazione alla garanzia delle misure di distanziamento richieste e dei sistemi di aerazione disponibili. Per le iniziative al chiuso il Comitato tecnico suggerisce di non superare il numero massimo di 200 persone. Per le iniziative all’aperto– se organizzati e gestiti in coerenza con le misure raccomandate –  il Comitato tecnico suggerisce di non superare il numero massimo di 1000 persone. Dunque gli spettacoli si possono organizzare. Sulla base delle valutazioni epidemiologiche attuali il comitato tecnico,invece, ritiene opportuno suggerire che restino chiuse le sale da ballo e discoteche all'aperto o al chiuso;feste ed eventi in spazi non strutturabili all'aperto o al chiuso che implichino aggregazione di massafiere e congressi.

Per quanto concerne gli spettacoli il comitato tecnico ritiene che possano iniziare dai primi di giugno; i posti dovranno essere a sederee inamovibili. Sempre a condizione che vengano imprescindibilmente garantite tutte le condizioni atte a minimizzare il rischio di diffusione di SARS-CoV-2. In particolare, glispettatoridovranno mantenere una distanzatra di loro di almeno 1 metroed indossare la mascherina, oltre ed evitare di accedere in presenza di sintomi respiratori e/o temperatura corporea >37,5°C; lo stesso criterio dovrà essere applicato alle maestranze e ogni altro tipo di lavoratore presente nel luogo dove lo spettacolo si tiene.Dovrà, inoltre, essere fatto obbligo agli organizzatori dei sopramenzionati spettacoli, di garantire l’accesso contingentatoin maniera ordinata, garantendo, anche al momento dell’accesso e dell’uscita, il distanziamento fisico sopramenzionato. Gli organizzatori degli spettacoli dovranno, inoltre, assicurare la presenza di dispenser con sostanze igienizzanti all’ingresso dello spazio aperto o chiuso dove avranno corso gli spettacoli. Dovrà essere promossa un’adeguata comunicazione che indichi le corrette modalità di comportamento del pubblico, ivi compresa un’appropriata gestione dei dispositivi di protezione. Il personale di servizio a contatto con il pubblico dovrà utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale. Infine, il Comitato tecnico raccomanda che la vendita dei bigliettie il loro controllo per l’accesso vengano realizzati evitando materiale cartaceo e favorendo modalità telematicheattraverso l’uso di app funzionali allo scopo, anche al fine di evitare aggregazioni presso biglietterie, atrii, anditi di accesso alle strutture.

È condizione essenziale l’adeguata, periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici di tutti i luoghi interessati dall’evento, soprattutto al termine di ciascuno spettacolo, sconsigliando vivamente la consumazione di cibo e bevande– che implicherebbe la rimozione delle mascherine – così come pure la vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione di questi eventi, compresa l’attività di vendita diretta agli spettatori in seduta durante lo svolgimento degli spettacoli.In ogni caso, si dovrà comunque tener conto di quanto raccomandato precedentemente, rispetto alla massima presenza di persone. Certo non è la stessa cosa. Però occorre attaccare i buoi sul carro dove e come è possibile. Monti Comuni – soprattutto piccoli – si stanno attrezzando. Sono molte le piazze e arene in Provincia di Teramo dove sarà possibile fare musica. Volendo. Sempre volendo. 

Leo Nodari