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CLASSEDEBBIEDoveva essere “solo” l’ultimo giorno di scuola, quello di ieri, per la Quarta C della Scuola elementare Noè Lucidi. “Solo” l’ultimo giorno di un anno incredibile, nel quale all’improvviso il mondo si è fermato e i bambini hanno scoperto che la scuola era diventata un computer. “Solo” l’ultimo giorno di una scuola senza scuola, di maestre in collegamento e di diari diventati un telefonino. Non potevano sapere, i bambini della Quarta C, che sarebbe stato “anche” l’ultimo giorno di sempre della loro maestra, Claudia Di Giuseppe, perché ha raggiunto l’età nella quale si ha il diritto di godersi il riposo dopo una vita di lavoro. Ma che li avrebbe lasciati per andare in pensione, non voleva dirlo ai suoi ragazzi fino all’ultimo momento dell’ultimo collegamento dell’ultimo giorno. Aveva avvertito le famiglie, certo, ma i “suoi” ragazzi non dovevano saperlo, per non rattristarsi troppo presto della perdita della loro maestra di matematica e scienze, con la quale hanno da quattro anni, cioè da tutta la loro vita studentesca, un rapporto straordinario. Quello che non poteva sapere, la maestra Claudia, è che mentre lei non voleva che i ragazzi sapessero, le famiglie hanno fatto in modo che lei stessa non sapesse che, alla fine della sua ultima lezione, si sarebbe ritrovata tutta la Quarta C sotto casa, con un grande cartellone di saluto, a riempirla di quegli abbracci veri che nessuna “dad” potrà mai sostituire. E così è stato. Le foto che pubblichiamo sono sono la testimonianza di un momento di emozione irripetibile, perché l’ultimo giorno in classe della maestra Claudia, dopo una vita di abbracci e sorrisi, no, non poteva essere solo virtuale

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