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NAVARRAORSO

Una nuova stella illumina il Parco del Gran Sasso d’Italia E’ l’Orso . Un magnifico orso marsicano in ottima forma che da un mese scorrazza con passo leggero nel territorio del Parco. Uno “sconfinamento” pieno di promesse: dalla Marsica o dalla Maiella non si sa, ma questa straordinaria novità è il timbro notarile che certifica la qualità dell'ambiente della montagna abruzzese che lancia la sua offensiva alla stagione turistica imminente.

Per noi è un evento formidabile che premia i nostri sforzi e i tanti riconoscimenti e risultati ottenuti , una ciliegina sulla torta che la natura ci regala adesso che stiamo mettendo a regime la nostra potenzialità di accoglienza in qualità –  è l'entusiasta commento del Presidente del Parco Tommaso Navarra –  Secondo noi questo orso è qui da almeno un anno, ma ora che lo abbiamo visto e certificato possiamo proprio dire che il nostro Gran Sasso è in grandissima forma.

L'orso del Garn Sasso, per ora senza nome, si candida ad essere un richiamo potente per una zona in pieno fermento, a 40 chilometri dalla costa adriatica, ben servita dall'autostrada, ma ciò che inorgoglisce il Presidente Navarra  è che questo animale arriva a far parlare di noi nel momento giusto, col Parco del Gran Sasso pieni di gente come mai prima in questo periodo grazie anche ai lavori fatti in questi anni e proprio in questi giorni di riapertura dei nostri sentieri: lockdown o no, natura protetta o meno, abbiamo la certezza di una estate in regola con le aspettative della gente.

Tante le iniziative messe in cantiere dal Presidente Navarra per festeggiare l’Orso. Un numero speciale della prestigiosa rivista di informazione ambientale stampata su carta ecologica"De rerum Natura; momenti educativi; visite guidate; e altre iniziative che saranno presentate in una apposita conferenza stampa che si terrà sabato 20 giugno – non casualmente – nella Torre di Cerrano cuore dell’Area marina protetta. In un ideale gemellaggio che vuol essere simbolo profondo di un patto , un’occasione unica per avviare iniziative di incontro, confronto, conoscenza, ospitalità, scambio e cooperazione. In un contesto quale quello di due aree protette partendo proprio dalle finalità che sostengono la comune azione di tutela e valorizzazione delle matrici ambientali e storico culturali presenti nei nostri territori individuando punti di analogia seppur nelle sostanziali diversità. Recuperando legami tra le due istituzioni dai quali possono scaturire proficue iniziative di salvaguardia e promozione del nostro ambiente.

Ricordiamo infatti che , coi suoi 160.000 ettari di estensione, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è uno dei parchi più grandi d’Italia. Nel Parco vivono circa 2.500 specie vegetali superiori, oltre un quinto dell’intera flora europea, e più di un terzo del patrimonio floristico italiano. Gli aspetti naturalistici non sono l’unica attrattiva di questo Parco, che anzi si caratterizza per una comunione fra natura e presenza umana. Ne sono testimonianza gli innumerevoli, antichi e splendidamente conservati paesi e castelli disseminati nel suo territorio: sul versante teramano, innanzitutto i piccoli borghi medievali fra i boschi della Laga e gli eremi della Montagna dei Fiori, lo splendido centro rinascimentale di CampliCivitella del Tronto con la sua possente fortezza, gli spettacolari ruderi di Castel Manfrino affacciato sulle gole del Salinello, i castelli medievali di Castel di Luco e Piano di RosetoCastelli con le botteghe della nota e pregiata ceramica e l’oratorio di San Donato, i deliziosi centri storici di Isola del Gran SassoCortinoValle CastellanaTossiciaPietracamela

Leo Nodari