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Vacanzerimborso
In linea generale, chi paga per avere un servizio turistico che poi, non per colpa sua, non viene effettuato, ha diritto di essere rimborsato. Su questo la legislazione è univoca. Il turista ha i suoi diritti e vanno rispettati.  Dopo  
la dura presa di posizione dei Codacons regionali che si sono offerti per tutelare gratuitamente i turisti contro le agenzie di viaggio e turistiche truffaldine  che non vogliono rispettare la legge e rimborsare i turisti per le prestazioni non godibili; dopo la commissione Europea che il 28 maggio  ha previsto espressamente che chiedono di annullare una vacanza possano scegliere come essere rimborsati, "turisti, passeggeri e i viaggiatori devono avere la scelta di optare tra voucher e rimborso".  dunque afferma ciò che del resto già tutti i tribunali italiani hanno decretato, come anche il “Codice del turista” e la corte di cassazione : "I diritti dei viaggiatori vanno preservati". Ora su questo tema è scesa in campo anche la cassazione che proprio ieri ha emesso questa attuale sentenza. “Se nel paese che avete scelto per le vostre vacanze c'è o c’è stata un'epidemia, potete recedere dal contratto e chiedere il rimborso del pacchetto vacanze”. Parola di Cassazione. I giudici di Piazza Cavour hanno infatti riconosciuto che “la vacanza deve poter garantire tranquillità e rilassamento al turista e che pertanto in caso di epidemia è possibile il recesso per sopravvenuta impossibilita' di utilizzazione della prestazione".E' quanto emerge dalla sentenza della Terza sezione civile del giugno 2020. I Giudici della Corte spiegano che un pacchetto vacanze "tutto compreso" deve "assicurare che la vacanza" sia "poi fruita in condizioni di ordinaria tranquillita', secondo i canoni di valutazione propri di un turista medio". Nella parte motiva della sentenza si legge inoltre che "la finalita' turistica" insita nella prenotazione di una vacanza "non si sostanzia negli interessi che rimangono nella sfera volitiva interna dell'acquirente il package (pacchetto viaggio) costituendo l'impulso psichico che lo spingono alla stipulazione del contratto, ma viene ad (anche tacitamente) obiettivarsi in tale tipo di contratto, divenendo interesse che lo stesso e'funzionalmente volto a soddisfare, pertanto connotandone la causa concreta". In altri termini quando si acquista il pacchetto vacanze e' implicito che il "preminente scopo vacanziero" e' "il benessere psicofisico che il pieno godimento della vacanza come occasione di svago e di riposo e' volto a realizzare". 

Leo Nodari