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ANDRATUTTOBIKELa proposta di intervento,  è stata realizzata a titolo integralmente gratuito a beneficio della collettività, e nasce nelle settimane di emergenza COVID dall’idea di due professionisti teramani, l'avvocato Luca Carbonara e l'architetto Luca Falcone, prevedendo la realizzazione di un percorso ciclopedonale che penetri il quartiere San Berardo attraverso via Tevere fino a raggiungere il polo scolastico “R. Molinari” di piazza Aldo Moro. Il progetto, nato all’origine con lo scopo di promuovere la mobilità sostenibile nel collegamento casa-scuola, ha mostrato ulteriori possibili significativi profili di interesse, arrivando a migliorare ed incrementare la vivacità della vita di quartiere, l’interazione fra le persone, la cura ed il decoro dei luoghi e degli spazi pubblici, incrementando quindi non solo i piccoli e grandi spostamenti urbani in se, ma alimentando positivamente le interazioni con negozi ed attività nonché lo stesso commercio di prossimità, valorizzandolo.  Tale progetto, agevolmente cantierabile in breve tempo, sarebbe inoltre realizzabile in pochissimi giorni se non al massimo in qualche settimana, stante la normativa emergenziale che ha in parte modificato alcune disposizioni del codice della strada, agevolando la realizzazione di un tale progetto che, previa verifica, sarebbe poi facilmente tramutabile da opera temporanea ad opera definitiva tramite l’impiego, oltretutto, di modestissime risorse economiche.

Lo studio è partito dall'individuazione di un dato di fatto ed un presupposto altrettanto significativo. Il dato di fatto riguarda le caratteristiche intrinseche della sede stradale, che garantisce sia una linearità che una larghezza senza eguali, trattandosi di vero e proprio rettilineo, con pochissime intersezioni o incroci gravosi, che percorre e penetra integralmente un quartiere altamente popoloso e densamente abitato. Il presupposto invece, risiede nel considerevole rapporto di valore fra costi/benefici che un tale intervento apporterebbe, sin da subito, al quartiere ed ai suoi abitanti (sul punto un valido riscontro è empiricamente verificabile prendendo ad esempio la rinascita del quartiere Gammarana a seguito della realizzazione di corsie ciclopedonali e dello sviluppo della propria vocazione sportivo-ricreativa).

«Le piste ciclabili ed i percorsi cliclopedonali attrezzati, oltre ad aumentare la qualità della vita dei quartieri, apportano a medio-lungo termine ulteriori benefici che vanno ben oltre il decremento del traffico. Tali opere, difatti, sono pensate non solo per incentivare l'uso quotidiano della bicicletta come mezzo di trasporto, ma nascono anche a tutela della sicurezza delle categorie più deboli e, più in generale, degli utenti della strada più sensibili e vulnerabili, come i disabili, i più piccoli che transitano assieme ai genitori, gli anziani con deambulatori o altri ausili, nonché carrozzine, passeggini e tante altre categorie ancora. - spigeano i progettisti - Nello specifico, attraverso lo studio di una nuova viabilità di quartiere, la proposta individua nuovi spazi destinati alla pedociclabilità, riorganizzando la carreggiata in maniera da ospitare un percorso a doppio senso di marcia della larghezza totale di metri 3,50, totalmente a raso. Lo spostamento dei parcheggi esistenti al centro della carreggiata permette invece la protezione del percorso dal traffico veicolare.  Un progetto che oggi invita a riflettere sulla riconversione urbanistica di un brano di città, ma che deve necessariamente rappresentare un piano in divenire, valutando la possibilità di estenderne i contenuti anche ad altre aree cittadine. In ragione di quanto sopra, nei prossimi giorni procederemo ad ufficializzare formalmente il progetto ciclopedonale "Andrà tutto BIKE" presso gli uffici preposti del Comune di Teramo, portandolo non solo in dote alla collettività, ma soprattutto mettendolo a libera disposizione di ordini professionali e associazioni, affinché possano migliorarlo ed integrarlo con il proprio contributo di idee, sperando, soprattutto, che ciò possa contribuire ad alimentare il dibattito sulle nuove forme di mobilità smart e green, punto cardine e base di partenza per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini nei prossimi decenni».