"E così, anche a Teramo, è arrivato giorni fa il "Black Lives Matter", il sit in di protesta per l'uccisione dell'afro-americano George Floyd, da parte della polizia statunitense.
Questa forma di protesta silenziosa e non violenta, partita dagli Stati Uniti, sta facendo il giro del mondo: si marcia contro il razzismo e poi tutti giù, inginocchiati, genuflessi.
Assistiamo sempre più ad una società acritica, dove questi gesti, nello specifico, risultano goffi, ridicoli e al di fuori della realtà!
Se si analizzano i fatti, George Floyd non era proprio uno stinco di santo e allora perché inginocchiarsi per lui?
Perché farne una questione di razzismo?
L' America è da sempre un paese violento con la presenza di forze dell'ordine che attuano metodi a dir poco opinabili sia con i bianchi che con le persone di colore.
Le premesse del motto "Black Lives Matter", ci sembrano a dir poco fantasiose.
Rivendicare che le vite dei neri contano, presuppone l'assurda convinzione che le persone afro-americane vengano continuamente prese di mira da poliziotti esaltati che si divertono ad assalirli e ad ammazzarli.
La realtà è ben diversa: Giuliani, ex sindaco di New York, ha ricordato che l'anno scorso ci sono stati nove casi di persone di colore disarmate, uccise con scontri con la polizia, contro più del doppio dei bianchi.
Prendere a pretesto, perciò, l'uccisione di un delinquente da parte della polizia, montare il circo mediatico dell'antirazzismo, è davvero ridicolo e fuori luogo!
Non dimentichiamo che il "Black Lives Matter" si sta facendo promotore della furia iconoclasta; davvero vorranno continuare ad appoggiare questo movimento?
Fossimo in loro, lasceremmo perdere, sarebbe un affronto alla loro INTELLIGHENTIA!"
Nuove sintesi - Bellante