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SOLDICONTANTICon 452 sì e un solo astenuto la Camera ha approvato all'unanimità la legge che istituisce l'assegno unico universale a sostegno dei figli a carico. Il provvedimento, che delega al governo l'emanazione dei relativi decreti legislativi, passa ora all'esame del Senato.

L’assegno è mensile e verrà corrisposto dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del diciottesimo anno di età di ciascun figlio, ad eccezione della figlia o del figlio disabile per il quale non sussistono limiti di età, tramite una somma di denaro o mediante il riconoscimento di un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione.

Nel caso di figli successivi al primo, l’assegno subirà una maggiorazione del 20%, così anche nel caso di figlia o figlio disabile. L’importo dell’assegno universale non concorre alla formazione del reddito imponibile, né ai fini delle prestazioni a sostegno del reddito. Infine è prevista una clausola di salvaguardia per cui è riconosciuta una integrazione compensativa dell’importo dell’assegno diretta ad assicurare che lo stesso non risulti in ogni caso inferiore a quello in godimento al nucleo familiare prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo di attuazione della delega.

"La Camera ha appena approvato all'unanimità l'assegno unico e universale. Un momento storico per il Paese e la politica, che con un voto trasversale rimarca l'assunzione di una responsabilità piena e importante, di tutti, per le famiglie", scrive su Twitter il ministro per la Famiglia, Elena Bonetti.