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MANETTA

 

Ha ragione il Governatore Marsilio: di hotel e ristoranti di alto livello l’Abruzzo è carente. Quelli che abbiamo dobbiamo valorizzarli. Io sento il dovere di farlo. Per questo oggi vi parlo di un ristorante di altissimo livello. Il Ristorante Manetta: una realtà unica, perché ogni piatto è un piccolo romanzo in cui immergersi completamente, con i suoi protagonisti e i rapporti che li legano, un’emozione che coinvolge. Conoscere un piatto vuol dire comprenderne le sfumature e riuscire ad apprezzare la filosofia da cui nasce, per questo è importante capire cosa si sta per gustare con l’aiuto di chi ha cucinato per voi. Ristorante è una storia che nasce con un’intuizione di Marco Manetta: proporre una cucina che sia essenzialmente ricerca del nuovo, esaltando i sapori invece di nasconderli con l’eccesso. Il segreto del suo successo è credere nelle materie prime: solo l’autenticità di ogni ingrediente può rendere una cucina indimenticabile. Questo però può avvenire solo dando un ruolo da protagonista alla semplicità, selezionando esclusivamente le eccellenze per ogni ingrediente. Non serve strafare. La sua cucina è frutto di passione, materie prime eccellenti, rispetto della stagionalità, innovazione e al contempo rispetto per la tradizione più autentica. In un ambiente elegante e raffinato dove predominano i toni chiari e i colori neutri, lo chef Marco Manetta propone la buona cucina del territorio rivisitata in chiave moderna e creativa. Le prime ispirazioni arrivano dalla cucina genuina e ricercata della madre e dall’esigente selezione delle materie prime di produzione diretta del padre. Marco Manetta, abruzzese di Atri, è autodidatta. Il resto viene dall'applicazione, dalla passione, dal rispetto per la materia prima, che è fondamentale. Dal suo locale il mare non si vede, è appena dietro l'angolo di via Somalia, ma nel piatto si sente, eccome. Marco è in pista, come si usa dire, dal 1992. Esclusivamente mare, la carne sta fuori dalla porta. Dopo le prime esperienze di successo nella gestione del Gran Caffè Centrale di Roseto e della ristorazione di un importante chalet sulla costa, nel 2010 si realizza il sogno di dar vita a un ristorante completamente nuovo, sorprendente e assolutamente unico. In tema di emozioni non si può non parlare della cucina, un aspetto in cui lo staff vanta anni d’esperienza nella ristorazione d’alto livello. Un menu da buongustai in cui non mancheranno proposte dedicate a chi ha esigenze speciali come vegetariani e celiaci.
Menu rivolto con cura ed attenzione alle materie prime e stagionalità. Ottima proposta di antipasti , dal semplicissimo all'elaboratissimo . Due menù-degustazione: di 4 portate a 30 euro, di 7 a 55. Tanto per chiarire, la cifra di 35 euro per gli antipasti si riferisce agli assaggi completi,  crudi e bolliti, caldi e freddi. La sequenza, in teoria ma anche in pratica, può valere un pasto. I crudi, in linea di massima: carpaccio di baccalà, dentice, salmone, spigola, tartara di tonno e triglia, e ancora scampi, calamaretti, gamberi rossi. Tra i caldi: vellutata di ceci e rucola con pescatrice e pancetta croccante, insalata di seppioline ed erbe spontanee, gazpacho verde con involtini di sogliola, trancio di merluzzo con maionese ai lamponi. Tra i piatti segnalo: fusilloro con vongole, crema di alici, calamaretti, capperi di Pantelleria, pangrattato e peperoncini; chitarra con ragù bianco o rosso di mare; frittura di paranza; zuppa di pesce della casa. Da provare i dolci, dai classici ai più innovativi come la panna cotta Picasso o il Ricordo d'Infanzia (granita al limone, salsa di fragola e polvere di liquirizia). Da provare le novità : il brodetto di pesce spinato servito nella tajine marocchina, o il couscous aromatizzato all’acqua di pomodoro (abbrustolito) con polpo arrosto mandorle e capperi alla trapanese. Non sono soltanto due piatti intriganti del nuovo menu Manetta Ristorante di Mare. Di più. Sono racconto sentimentale di storie personali. Che si ricongiungono, si contaminano a vicenda e riprendono un cammino insieme. E con nuova energia.
Ma ogni grande piatto o dessert si esalta con il vino giusto, per cui saper scegliere il calice perfetto regala emozioni uniche sul piano sensoriale: l’ampia e accurata selezione permette proprio questo, concedendo ad ogni buongustaio la possibilità di godere al massimo della sua passione
Con l’arrivo di Foad Achaab, giovane talentuoso maitre e sommelier di sangue marocchino cresciuto in Abruzzo, il ristorante è cresciuto e non solo professionalmente, si è nutrito di esperienze, passioni condivise, alzando l’asticella con nuovi piatti e nuovi progetti rivoluzionando il menu e rinnovando il personale, potenziando la selezione dei prodotti che accompagnano la materia prima di sempre, con l’eccellente pescato locale proposto nel modo più naturale possibile. Conquistarsi la stima dei clienti è lavoro lungo, perderla è un attimo.
E ora il nuovo laboratorio di cucina. Uno spazio dinamico, un servizio più easy. Ispirato ai colori e negli arredi al Mediterraneo, il nuovo progetto Manetta Lab-Dispensa di mare parte spedito già nei prossimi giorni, in piazzetta Ponno a pochi metri dalla casa madre. Ogni giorno – sette su sette con orario no stop per tutta l’estate – gastronomia di mare pret à manger. Primi, secondi e frittura di qualità, senza fronzoli e con un’idea di fondo, “rinverdire” i grandi classici della tradizione teramana come il timballo, la parmigiana, la chitarrina con ragù di pallottine e finanche le virtù del primo maggio, tutto in versione mare. Come dire, pallottine di polpa di merluzzo, la farcitura del mitico timballo con frutti di mare e verdure dell’orto, la dorata frittura di paranza da gustare con le mani.
Come diceva Pennac: “In cucina funziona come nelle più belle opere d’arte: non si sa niente di un piatto finché s’ignora l’intenzione che l’ha fatto nascere”.

Leo Nodari