Lettera aperta alla direzione del 16° Premio AMORE PER L’ABRUZZO
Il 7 agosto presso il Lido Atlantic di Roseto degli Abruzzi sarà consegnato il premio “Amore per l’Abruzzo”.
Sono stati premiati uomini del Volontariato, della Cultura, dell’Impresa, del Giornalismo, dello Sport e quelli dell’Ambiente, nel novero dei riconoscimenti per quest’ultimo, anche il Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga l’avvocato Tommaso Navarra, alla guida dell’Ente dal 9 giugno 2016. L’Ente Parco ha avuto in 27 anni quattro Presidenti: Giuseppe Rossi, Walter Mazzitti, Arturo Diaconale e Tommaso Navarra e due commissari straordinari: Giandonato Morra e Stefano Allavena. Questi 27 anni sono stati segnati da un continuo uso di denaro pubblico in progetti ed iniziative a volte inutili e spesso anche controproducenti.
Tornando al Presidente Navarra, i suoi quattro anni alla guida dell’Ente sono stati contraddistinti da una stagnazione totale, dove ha prevalso solo una ordinaria amministrazione come si può notare dall’ultimo bilancio, quello dell’anno 2019, quando degli 8 milioni di euro disponibili, sul territorio praticamente non c’è finito nulla. Di questo denaro 2 milioni sono confluiti in progetti secondo me inutili e senza ricadute positive sulla zona. Parliamo di progetti dai nomi estrosi e fantasmagorici: “Life Microlupo, Life Pluto, Life praterie, Life NAT/ITT Coornata, Life Crainat, Life Antidoto e Life Extra, Life 11 NAT/IT Praterie, Life Fagus” e via discorrendo. Negli anni passati i finanziamenti del Parco si sono riversati in azioni di monitoraggio e di ricerca sull'avifauna quali: Ricerca - Il pellegrino (Falco peregrinus) nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Ricerca - Il Lanario (Falco biarmicus) nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Ricerca - Il Fringuello alpino (Montifringillanivalis) nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Ricerca - Il Gracchio corallino (Pyrrhocoraxpyrrhocorax) e il Gracchio alpino (Pyrrhocoraxgraculus) nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga - Ricerca - L'Aquila reale (Aquila chrysaetos) nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga- Ricerca - Lista Rossa degli uccelli italiani e Parchi Nazionali. Stato della conoscenza Ricerca - Il censimento del Gufo Reale (Bubo bubo) nel PNGSL - studio faunistico CHIROS Ricerca - L'avifauna di Campo Imperatore - WWF Ricerca - L'inanellamento Scentificodel Fringuello alpino Montifrigillanivalis nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Pubblicazione - Censimenti degli uccelli Acquatici svernanti in Abruzzo (Lago di Campotosto e fiume Tirino) - Progetto Atlante uccelli nidificanti nel PNGSL - PNGSL Monitoraggio - Monitoraggio dei siti di Lanario (Falco biarmicus) - Ricerca - definizione genetica dei nuclei di Starna (Perdixperdix italica) nidificanti nel PNGSL - Ricerca - l'Ornitofauna delle faggete Picchio dorso bianco, Balia dal collare (Ficedulaalbicollis) - Studio di fattibilità per la reintroduzione del Gipeto e il ripopolamento del Grifone (Gypsfulvus) Ricerca - La Coturnice (Alectorisgraeca) nel PNGSL Monitoraggio - Ceck-list dell'Avifauna della Lago di Campotosto - Ricerca - Studio dell'utilizzo dell'habitat e dei movimenti stagionali della Starna (Perdixperdix italica) Variazioni stagionali della comunità di uccelli acquatici nella Riserva Naturale del Lago di Campotosto. La cosa sorprendente è che questi progetti sono stati gestiti quasi sempre dallo stesso gruppo di “valenti ricercatori”.
Ma i fiori all’occhiello del nostro Presidente sono stati: la completa chiusura dei 12 musei, dei 44 punti informativi e delle foresterie, nell’aver speso 2 milioni di euro per la sentieristica e per le vie ferrate del Gran Sasso. Le nostre vette sono state avvolte con cavi d’acciaio e scalette anche in punti non necessari. Vie ferrate deteriorate ancor prima di essere collaudate. Cartelli con indicazioni sbagliate sia come quota e sia come tempi di percorrenza e che, a distanza di due anni, molti di questi sono già per terra. La cartellonistica in legno ed i leggii collocati alla partenza dei sentieri non recano alcun tipo di informazioni.
Altro fiore all’occhiello del nostro Presidente, è il rilascio dell’autorizzazione per la istallazione degli O BELLX collocati sulla parete nord del Corno Piccolo. Complesse strutture che avrebbero dovuto garantire la sicurezza delle piste da sci e degli impianti sciistici di Prati di Tivo. Una parte di essi autodistrutti il giorno stesso del collaudo.
Ecco come si pronunciava il Direttore del Parco nell’autorizzazione:
• VERIFICATA l'assenza di impatti significativi ascrivibili all'intervento in oggetto;
Non commento!!
Il colmo il nostro Presidente lo raggiunge nel mese di gennaio 2020, quando presenta la “Bozza” del Regolamento del Parco. Uno strumento vitale per la collettività tutta e che ha come elemento caratterizzante i termini “Divieto e Vietare”. Nella famosa “Bozza”, contestata da tutti i 44 sindaci e dalla Regione Abruzzo sono contenute le parole divieto 49 volte, vietato 69, interdizioni 9, limitare 37.
Una cosa sorprendente è che il Parco, con un documento a firma del Direttore dell’Ente, ha vietato al falconiere Giovanni Granati di continuare le sue dimostrazioni su tutto il territorio del Parco. Sorprendente è, appunto, che sia stato premiato a Roseto Tommaso Navarra e subito dopo il falconiere Giovanni Granati.
Credo che qualcosa qui non torna.
Ma se un’arte millenaria come la falconeria viene bandita dai territori del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, perché premiare Giovanni Granati?
Ma chi è Giovanni Granati? E’ il principale rappresentante abruzzese di questa nobile arte. Ha sperimentato il sistema di camera bird, affidato al volo dei rapaci, che è già stato utilizzato per alcuni documentari del National Geographic e per il suo docufilm “Overland Movie”, presentato in California al Santa Barbara Film International. E’ stato finalista all’International Wildlife Film Festival a Missoula, nello stato del Montana, il riconoscimento più ambito del settore, assegnato dal 1977 da una giuria composta dai maggiori esperti di video ambientali e naturalistici del mondo. A Giovanni Granati, per il quotidiano lavoro al fianco degli animali selvatici, è stato conferito l'ambito riconoscimento di: Award living with wildlife.
Sono state inoltre realizzate immagini con camera bird, affidate al volo di Alagos, un bellissimo esemplare di Gyrsacro e l’Aquila Reale, Inca che, volteggiando liberi nel cielo d’Abruzzo, fanno vivere ai telespettatori attimi indimenticabili, con inquadrature super emozionanti.
Ha portato fiumi di turisti sulla Rocca di Calascio e sulla Fortezza di Civitella del Tronto, producendo cultura e ricchezza per quei territori. Il contrario di quello che invece ha fatto il Parco. A titolo di esempio, a Pietracamela e nelle due frazioni, Prati di Tivo ed Intermesoli, nella quotidianità vivono 45 persone. Dal 1992, anno di istituzione dell’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ad oggi hanno lasciato il paese 250 persone.
La situazione è analoga se non peggiore in tutti i centri della montagna teramana ed aquilana.
E’ una pura coincidenza?
A Pietracamela c’erano due distributori di carburanti, un ufficio postale, uno bancario, tre alimentari, due macellerie, una rivendita di bombole ed un barbiere stagionale.
Appunto, c’erano.
Questo lo scrive Bruno Dante di Castel del Monte. “Centinaia di auto lasciate in disordine sul manto erboso. Centinaia di moto rombanti sui tornanti scoscesi. Centinaia di graticole accese sull’erba riarsa dal sole. Centinaia di bancarelle con ogni sorta di cineserie. E, tutt’intorno, migliaia di vacanzieri vocianti e festosi. Questo è il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Lega! Complimenti al presidente Tommaso Navarra che ha autorizzato questa “pagliacciata” e per aver ridotto la piana di Fonte Veticain una terra di nessuno. Due anni fa il degrado ha toccato la sua punta massima: una graticola rovesciata da un gruppo di ragazzi ha causato l’incendio di 330 ettari di pascolo e di bosco, causando un danno di un milione e duecento cinquanta mila euro, secondo la valutazione della Corte dei Conti. E siamo stati fortunati! Perché se il vento avesse cambiato direzione, avrebbe spinto le fiamme sull’abetaia di Fonte Vetica ed allora il danno sarebbe stato incalcolabile. Il Presidente Navarra non sente il rombo delle centinaia di moto che si avvitano sui tornanti di Campo Imperatore, non vede il degrado della piana violentata dai fuochi e da veicoli di ogni genere.”
Questo lo scrive Mario Marano Viola di Farindola.
“In Abruzzo i governi regionali hanno perso di vista la “rivoluzione” avviata con l'istituzione dei Parchi Nazionali e Regionali, misconoscendo il “valore nazionale” del proprio patrimonio naturalistico. Anzichè mettere al primo posto il “capitale natura”, hanno pensato di banalizzare le montagne con progetti in contrasto con la legge istitutiva dei Parchi e con il percorso del futuro sostenibile. L'ultimo esempio di gestione debole di un'area protetta nazionale è rappresentato dalla volontà del Presidente Navarra di autorizzare il transito della carovana del Giro d'Italia sull'altopiano di Campo Imperatore, il 13 maggio 2019. Un primato della banalizzazione! Ha senso far transitare i ciclisti con il seguito di auto di servizio, mezzi pubblicitari sull'altopiano più esteso degli Appennini, riserva integrale del Parco? No! Immaginate lo stress della fauna selvatica sotto la pressione acustica prodotta dalle auto, dalle moto e dalla tifoseria umana e da quella prodotta dagli elicotteri. Un Parco trasformato, per due giorni, in un grande circo di rumori, voci, pubblicità commerciale, smog, turismo invasivo, costringendo la fauna selvatica a nascondersi. “
Non si può certo dire che Mario Marano Viola non sia un ambientalista.
Per concludere cito le finalità di un Ente Parco:
Massima tutela e valorizzazione dei beni naturali, di quelli ambientali e di quelli storico-culturali presenti sul suo territorio, coordinazione delle attività turistico-ricreative e cura del sostentamento delle popolazioni locali.
Pertanto il Presidente Tommaso Navarra è stato premiato perchè“Ama l’Abruzzo”...
Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro, spero soltanto che questa terra d’Abruzzo, bellissima quanto martoriata, trovi pace e soprattutto almeno coerenza e amore da parte di chi la gestisce, dovendone avere cura e protezione, con lo sguardo rivolto a uno sviluppo equo e sostenibile.
Pasquale Iannetti