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Felicitazioni per i palmipedi neonati nei giorni scorsi, ma purtroppo non è sempre oro ciò che luccica. Infatti nelle settimane passate un cane padronale aggrediva mortalmente un palmipede che, come tanti altri, viveva nelle acque della villa comunale di Teramo. Dei ragazzi individuato Il povero animale lo hanno tirato fuori dal laghetto e lanciato nei giardini alla gogna del loro cane; non gli hanno purtroppo lasciato scampo. C’è stato l’intervento delle forze dell’ordine e successivamente denuncie eppure come mai nessuno si è prodigato nello stigmatizzare l’accaduto? Nessuno ha parlato dell’inciviltà e del menefreghismo dei giovani proprietari dei suddetti cani, alcuni dei quali successivamente individuati grazie alla testimonianza di un cittadino lì presente. La legge a riguardo è molto chiara: condurre un cane senza guinzaglio integra, nel caso di uccisione o ferimento di animali selvatici, la violazione dell’art. 2052 c.c. (danno cagionato da animali) e dell’ art. 672 (omessa custodia e malgoverno degli animali). I fatti non hanno condotto ad una serie di provvedimenti comunali che avrebbero potuto salvare la vita ad un’altro animale, anche questa volta un palmipede, rinvenuta Lunedì 24 agosto, fuori dalla recinzione, morta senza cause apparenti negli stessi giardini; magari è stata avvelenata o magari è morta di cause naturali, chissà, ma sicuramente non saremo mai in grado di dire con certezza cosa le sia accaduto. Detto ciò trovo lecito richiedere all’assessore Di Bonaventura interventi incisivi oltre le n.2 telecamere di prossima installazione anche l'aggiornare il censimento animali e completare l’inserimento dei relativi braccialetti identificativi. Ci vuole  rispetto per la vita di tutti gli animali; bisogna evitare che la villa comunale, che dovrebbe essere un’oasi di pace, si trasformi in una zona

Ivan Verzilli