I super ricchi sono più ricchi che mai, nonostante la crisi planetaria legata alla pandemia. E il numero uno si conferma il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, che ha aumentato il suo patrimonio del 57 per cento. E’ quanto emerge dalla lista dei “400” miliardari pubblicata da Forbes, da cui risulta che in media il loro patrimonio è cresciuto, nell’ultimo anno, dell’8 per cento. Il totale ammonta a più di 3 mila miliardi di dollari, il dato più alto nei trentanove anni di classifiche stilate da Forbes.Bezos, al comando per il terzo anno di fila, ha portato il suo patrimonio a 179 miliardi di dollari, un dato aggiornato al 24 luglio e parziale, visto che ad agosto il fondatore di Amazon, sempre secondo Forbes, avrebbe superato il muro dei 200 miliardi, il primo nella storia di questa classifica. Al secondo posto il fondatore di Microsoft, Bill Gates, con 111 miliardi, seguito da Mark Zuckerberg, di Facebook, con 85 miliardi. Tra i primi dieci anche Warren Buffett, il proprietario dei Los Angeles Clippers Steve Ballmer, Elon Musk di Tesla, e i due fondatori di Google Larry Page e Sergey Brin, all’8° e 9° posto, che insieme possono vantare un patrimonio di 133,2 miliardi. Primo degli “italiani”, il proprietario della Fiorentina, Rocco Commisso, al 115° posto con 5,5 miliardi. Commisso... anche se Forbes lo considera italiano, è diventato miliardario in America. Nato in Calabria, Commisso si trasferisce negli Stati Uniti d'America all'età di 12 anni con la madre e due sorelle[ per raggiungere il padre Giuseppe, falegname in Pennsylvania. Dopo un anno la famiglia si trasferisce a New York, nel Bronx. Studia alla Mount Saint Michael Academy, un liceo privato, per poi aggiudicarsi, giocando a calcio, una borsa di studio alla Columbia University dove si laurea in ingegneria industriale nel 1971. Quattro anni più tardi consegue anche un MBA presso la Columbia Business School.[Commisso incomincia a lavorare alla Pfizer ma, dopo il master in economia, trascorre dieci anni nel settore finanziario, inizialmente presso la Chase Manhattan Bank (ora parte del gruppo JPMorgan Chase), per poi spostarsi alla Royal Bank of Canada dove dirige le attività di prestito ai settori dei media e delle comunicazioni. Dal 1986 al 1995 è vicepresidente esecutivo, CFO e direttore di Cablevision. Durante questo periodo la società passa dalla venticinquesima all'ottava posizione fra le televisioni via cavo negli Stati Uniti, con circa 1,3 milioni di clienti al momento della fusione con WarnerMedia. Commisso fonda Mediacom nell'autorimessa di casa sua nell'estate del 1995. Inizialmente Mediacom acquisisce i sistemi via cavo nelle comunità americane più piccole finché, nel 2000, apre le porte della società a nuovi investitori quotandola in Borsa a Wall Street, portando l'azienda, concentrata in particolare nelle regioni del Midwest e del Sudest, all'ottavo posto fra gli operatori via cavo negli Stati Uniti con un fatturato annuo di oltre 1,6 miliardi di dollari. Nel marzo 2011 la società viene privatizzata e posta sotto il controllo di Commisso, proprietario di circa l'87% delle quote societarie. Sin da ragazzo appassionato di calcio, il 10 gennaio 2017 Commisso acquista la quota di maggioranza dei New York Cosmos, club militante nella seconda divisione nordamericana, salvandolo dal fallimento e diventandone il nuovo presidente. Fra le prime decisioni spicca quella di spostare gli incontri casalinghi della squadra al MCU Park di Coney Island, principalmente utilizzato per il baseball, data la difficoltà da parte dei tifosi nel raggiungere l'ex impianto di casa. Il 6 giugno 2019 viene ufficializzato l'acquisto della squadra italiana di calcio della Fiorentina, per una cifra stimata tra i 160 e i 170 milioni di euro. Aspira a far crescere la squadra viola a livello internazionale e a migliorare il sistema arbitrale di Serie A, Commisso ha anche acquistato un'area per costruire il nuovo centro sportivo della Fiorentina.