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 CASTROGNOCARCERE

«La situazione, già problematica da diversi anni, in quest'ultimo periodo è diventata sempre più insostenibile con evidente pregiudizio per il mantenimento della sicurezza e l'ordine interno all'interno della struttura, per l'incolumità fisica del personale di polizia e operatovi, e per il concreto rischio di paralisi di tutte le attività trattamentali a favore dei detenuti».
Comincia così la lettera che i sindacati SAPPE SINAPPE USPP CISL CGIL hanno scritto per denunciare la situazione del carcere di castorino. Une lettera inviata a politici e autorità pubbliche, per chiedere un intervento immediato: «Sebbene la situazione sia difficile anche in molti altri istituti italiani, si deve sottolineare come il caso della Casa Circondariale di Teramo, sia assolutamente peculiare, nonché gravissimo. Basti pensare che ad oggi sono già previsti e autorizzati per il 2020\21 ben quattro pensionamenti e nel corso dell'anno ancora altre unità di personale matureranno o hanno già maturato i requisiti necessari, e potranno da un momento all'altro presentare nuove domande di pensionamento che andrebbero ancor più a compromettere la situazione. Appare chiaro e incontrovertibile che la situazione è gravissima e delicatissima. Per meglio far comprendere la drammaticità di quanto rappresentato occorre evidenziare qualche dato numerico; in quest'istituto sono previsti da pianta organica 216 unità di personale, ad oggi quello realmente amministrato è pari a 164 unità. Tuttavia il personale effettivamente in servizio al netto del personale assente è pari a 136 unità. Di fatto la carenza di personale è pari al 40% di quello stabilito.
Si tratta di una situazione insostenibile che di fatto non permette di garantire giornalmente neanche la copertura dei presidi minimi di sicurezza dell'istituto, viene inoltre pregiudicata la stessa integrità dei poliziotti con la totale compressione dei diritti costituzionalmente garantiti quali il riposo settimanale e le ferie (ad oggi il personale ha già accumulato una considerevole quantità di ferie arretrate circa 12.800 giornate, per via dei continui richiami in servizio, e ha effettuato circa 45000 ore di straordinario alla data odierna che sicuramente arriveranno ad oltre 60000 entro fine anno). Questa situazione di consistente aggravio dei carichi di lavoro, dovuto come detto a carenza di unità, comporta per il personale in servizio un consistente aumento dello stress lavorativo, con conseguenze potenzialmente molto pericolose in relazione a ipotesi di burnout. Infatti il personale è continuamente sottoposto a richiami in servizio allorché posto in congedo ordinario e/o di riposo, ad espletare contemporaneamente più posti di servizio, a prolungamenti di orario del servizio a volta anche di dodici e più ore e ciò ormai avviene sia nell’ordinario, per assicurare esigenze improcrastinabili del personale o attività trattamentali in favore dei detenuti, e sia nello straordinario in caso di servizi non preventivabili (traduzioni e piantonamenti) e questo non fa altro che aumentare i livelli di stress a cui tutto il personale è sottoposto.
Le carenze di personaleriguardano tutti i ruoli dai Commissari al ruolo Agenti.
Su 3 Commissari previsti, ad oggi ne sono in servizio due.
Su 20 Ispettori previsti, ne sono ad oggi in servizio undici .
Su 26 sovrintendenti previsti, l'organico amministrato ammonta a sette unità, ma presenti in servizio solo quattro con una carenza di ben 22 unità.
Su 167 unità del ruolo agenti/assistenti previste (uomini e donne), ne sono effettivamente in carico 146. Ma effettivamente presenti ,escludendo quelli assenti a vario titolo il totale scende a sole 119 unità, a cui vanno sottratti i prossimi quattro pensionamenti che faranno scendere di fatto la forza effettivamente disponibile a circa 115 unità (fra uomini e donne), rendendo problematico garantire la copertura dei posti di servizio a turno a livelli minimi di sicurezza atteso che quotidianamente ne occorrono circa 105 unità per assicurare un livello minimo, 120 per un livello medio e 140 per un livello ottimale.
Per tutto quanto precede, chiediamo ogni utile iniziativa presso le Autorità preposte, in primis Ministero della Giustizia e Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria per bilanciare almeno in parte la gravissima carenza di personale. Per far ciò si renderebbe necessario l'immediata assegnazione di almeno venti (20) unità di personale, e la carenza restante potrebbe essere sanata con i futuri concorsi. In tal modo si riuscirebbe a garantire la maggiore sicurezza della struttura, le condizioni dignitose di lavoro per il personale di polizia, e i percorsi trattamentali di rieducazione per i detenuti del carcere teramano. Tutti elementi che allo stato, vista la già citata gravissima carenza di personale, sono di fatto fortemente pregiudicati»