La diffusione del Coronavirus a Torano sta assumendo proporzioni significative per la minoranza consiliare, specie - si legge in una nota - se si confrontano i numeri con quelli della popolazione, la più esigua dei Comuni della vallata, e i tre casi di positività registrati tra i minori frequentanti la scuola secondaria locale. Senza alcun allarmismo ma con i dati reali alla mano (sono 12, tra studenti e adulti, le persone in totale coinvolte su circa 1.500 residenti), l'opposizione, guidata dal Capogruppo Piera Ruffini, chiede lumi su alcune questioni, invita a riflessioni e sollecita il Sindaco ad adottare atti di responsabilità.
Quel termine tanto invocato dal primo cittadino in questi giorni non può non prevedere l'emanazione di provvedimenti in via cautelativa e precauzionale a tutela della salute pubblica. Quale autorità sanitaria locale e rappresentante di una comunità che sta soffrendo una difficoltà senza precedenti, il Sindaco ha la possibilità di ricorrere all'uso dell'ordinanza, nella fattispecie, di chiusura del plesso scolastico, al fine di fronteggiare una situazione così straordinaria ed emergenziale. Questa è responsabilità, a nostro avviso, nel pieno rispetto dei protocolli, dei ruoli e dei confronti utili e necessari con il Dipartimento di Prevenzione Asl e con la Dirigenza scolastica.
Non si tratta di indossare le vesti da sceriffo, diversamente si offenderebbe il complesso dei Sindaci che hanno scelto finora di emettere tali ordinanze, ma di applicare le norme per contrastare un fenomeno imprevedibile a salvaguardia di un diritto inalienabile e dell'interesse pubblico.
L'imbarazzo, poi, non di certo secondario, è altresì legato alla modalità telefonica di comunicazione della informale chiusura parziale della scuola e da come sia emerso dalle parole pronunciate dallo stesso primo cittadino il continuo richiamo all'equilibrio in questa settimana.
L'intervento di sanificazione avvenuto nella serata successiva al giorno del primo contagio di un alunno, dopo l'ingresso mattutino concesso alle due classi rimanenti nelle aule del medesimo edificio, deve trovare ancora una spiegazione logica. Bisognerebbe chiedere al Sindaco cosa voglia intendere con "equilibrio", vista la scelta di consentire la mattina l'accesso della prima e terza classe delle medie nonostante la disinfezione non fosse stata eseguita.
L'esempio conta ed il coraggio di trovare soluzioni prudenziali sono indici di attenzione nei riguardi di una collettività preoccupata che sta attraversando una fase oggettivamente problematica.
Non accettiamo, come in ogni circostanza, che si utilizzi la strumentalizzazione o la collocazione di queste nostre posizioni nel novero delle polemiche sterili.
Non si è depositari della verità assoluta né può esistere un pensiero unico, gravosamente pericoloso per la pluralità delle opinioni e la libertà delle stesse.
É nostra una lettera destinata ai consiglieri di maggioranza datata 4 maggio, contenente idee e proposte finalizzate alla gestione della cosiddetta "Fase 2" a cui non è mai seguito il minimo riscontro. Il proposito di individuare tavoli di lavoro aperti in cui la minoranza potesse fare la propria parte è l'intento che ci ha sempre animati perché riteniamo che la condivisione di problemi e bisogni possa essere davvero propedeutica ad una risposta coordinata più uniforme, rapida ed efficace. Soprattutto ora.
Che l'Amministrazione si sblindi da certi autocratici convincimenti, sempre più incalzanti, ed inizi ad operare con l'ausilio di tutte le forze presenti sul territorio, finanche espressione di voci non allineate. Noi restiamo a disposizione.