Quando nel corso dei normali servizi di controllo del territorio i Carabinieri di Mosciano Sant’Angelo hanno ispezionato un casolare abbandonato in contrada Ripoli, sono rimasti sorpresi nel trovare un sito perfettamente organizzato per coltivare le piante di marijuana e per preparare il prodotto, così ricavato, per lo spaccio al dettaglio. E la sorpresa è stata ancora più grande quando hanno scoperto che, ad aver organizzato il sito, non era stata una temibile banda di spacciatori ma una donna che aveva fatto tutto da sola. La fazenda, con annessa rigogliosa piantagione di dieci alberelli alti circa un metro e mezzo ciascuno, era organizzata in perfetto stile catena di montaggio: la donna, una cubana di 48 anni da tempo residente a Mosciano, ne raccoglieva periodicamente le infiorescenze e poi le portava in un vero e proprio essiccatoio ricavato in un locale seminterrato del casolare. Le foglie poi venivano triturate finemente su un banchetto di lavoro dotato degli attrezzi necessari, rigorosamente a mano per mantenerne inalterate tutte le loro qualità, e stoccate mediante deposito su grossi teli in plastica in altro locale del casolare. L’acqua per l’irrigazione veniva attinta da un vicino ruscello grazie ad una pompa rudimentale. La scoperta risale al pomeriggio di venerdi, cosicché i militari dell’Arma di Mosciano e del Nucleo Operativo, coordinati dalla Compagnia di Giulianova, si sono nascosti in zona per cercare di individuare l’autore di tutto ciò. E la sorpresa è stata davvero tanta quando, nella mattinata di lunedi, si è presentata la quarantottenne cubana, che ha subito innaffiato le piante e poi è scesa nel seminterrato a controllare lo stato di essiccazione delle infiorescenze già raccolte. Naturalmente la sorpresa è stata contraccambiata, perché nascosti tra i sacchi di plastica, B.L.Y. ha trovato i Carabinieri ad attenderla, che l’hanno immediatamente arrestata. La successiva perquisizione a casa della donna ha portato al rinvenimento di altra marijuana conservata in barattoli di vetro. Complessivamente i Carabinieri hanno sottoposto a sequestro circa dieci chili di fumo, per un valore complessivo che si aggira attorno agli 80.000 euro sul mercato nero dello spaccio di sostanze stupefacenti. La donna, dopo le formalità di rito in caserma, è stata ricondotta a casa dove vi permarrà agli arresti domiciliari.