Gentile direttore,
mi spiace che per manifestare dissenso rispetto al tono dell’articolo dello scorso 28 ottobre, i genitori di un’intera classe si siano voluti prendere tanto disturbo. Io non avrei protratto la questione. Devo intervenire oggi perché trovo che in questo surreale dibattito l’ultima parola della testata voglia a tutti i costi affermare una tesi obiettivamente ingenerosa per chi lavora nella nostra scuola, senza alcuna premura di verificare i fatti e quindi senza dire la verità, che è la seguente:
la classe di cui parliamo va in quarantena dal lunedì per provvedimento urgente della domenica. In quarantena anche le maestre e non tutte asintomatiche. Tra il martedì e il mercoledì viene allestita attività su classroom creando account per tutti i bambini. Nel pomeriggio del mercoledì, nell’assemblea con le famiglie, sono illustrate le modalità per iniziare dall’indomani gli incontri da remoto.
Naturalmente deve ritenersi libero di esprimere insoddisfazione il genitore che ha trovato troppo lunga l’attesa di due giorni per l'avvio delle lezioni a distanza, ma ai più non è sfuggita l’utilità delle altre attività proposte nel frattempo ai bambini dalle maestre.
Mi sento di rassicurare l’autore dell’articolo sul livello di effettiva erogazione della didattica digitale integrata nell’istituto di Montorio. Abbiamo schermi touch in ogni aula di primaria e medie e l’esperienza di una didattica a distanza praticata in periodo di lockdown con soddisfazione di docenti e famiglie, partita in modo già strutturato il 9 marzo, tre giorni dopo la chiusura e probabilmente in anticipo su tutte le altre scuole della provincia. Oggi, con numerosi docenti e diverse classi in quarantena, tra primaria e secondaria, abbiamo praticamente tutte le lezioni aperte su Meet, contemporaneamente a chi è in classe e a chi è a casa.
Questi sono i fatti. Mi astengo da commenti, ma, vista la meritoria preoccupazione del giornalista per la qualità del servizio scolastico di Montorio, resto a disposizione per approfondimenti e invito a seguire la nostra attività. Non abbiamo paura delle critiche, quando non sono strumentali: il motto dell’Istituto è “Migliorare sempre”.
Il dirigente scolastico
Eleonora Magno