Mi dispiace dirlo ma ha ragione quel trombone di Donald Trump che di buono c’ha solo la moglie.Covid , covid, covid. Ma non c’è solo il Covid. Pochi giorni fa in piazza a Teramo sono state installate 100 bottiglie blu in piazza Martiri a Teramo a rappresentare i 100 litri al secondo di preziosa acqua del punto di captazione sotto ai Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso che da oltre due anni non vanno nei rubinetti dei cittadini del teramano ma vanno persi per la mancata messa in sicurezza dell'acquifero.
Alcune decine di attivisti della Mobilitazione per l'Acqua del Gran Sasso hanno così richiamato l'attenzione su quello che è un vero e proprio scandalo, dove le gallerie autostradali non sono state messe a norma entro il 30/04/2019 come prevedeva una legge di ben tredici anni prima; dove sui laboratori di fisica si continuano solo a mettere pezze insufficienti e con omissioni inaccettabili (come sul rischio sismico) correndo dietro ai nostri esposti; dove la regione non ha approvato la carta delle aree di salvaguardia delle falde idropotabili obbligatoria dal 2006.
Un'iniziativa per denunciare che in questi mesi sono stati dispersi oltre 6 miliardi (miliardi) di litri che disseterebbe una città di 50.000 persone, altro che piccole quantità come qualcuno vorrebbe sostenere evidentemente per non far emergere il problema in tutta la sua gravità. Il tutto in un momento in cui in Abruzzo l'acqua viene razionata!
Ora occorre organizzare un Flash Mob per l'Acqua del Gran Sasso: per eliminare le sostanze pericolose nei laboratori e prevederesolo esperimenti compatibili con l'approvvigionamento idrico; per chiedere investimenti per tappare le perdite.
L’Acqua è prioritaria su tutto il resto, sempre, e ancor di più ora, in epoca di cambiamenti climatici che ne mettono a rischio la disponibilità.
Le attività di messa in sicurezza necessarie da anni latitano.
Nel frattempo non hanno ancora avviato la rimozione delle 2.300 tonnellate di sostanze pericolose, trimetilbenzene e acqua ragia, stoccate irregolarmente nei Laboratori. Secondo quanto richiesto dalla regione vanno rimosse entro il 31 dicembre di quest'anno. Sappiamo che le strutture regionali stanno premendo sull'INFN affinchè la data sia rispettata.
In un'epoca di cambiamenti climatici, di acqua inutilizzabile in troppi luoghi in quanto inquinata (il 50% dei corpi idrici abruzzesi è classificato ormai in qualità "scadente" dall'ARTA), è del tutto inaccettabile consentire di sprecare acqua potenzialmente di grandequalità, dovendo pure ricorrere alla potabilizzazione delle acque del fiume Vomano.
Gli errori del passato non devono ripetersi. L'acqua è fondamentale e per questo è prioritaria su tutto. Bene l'attività scientifica e necessaria la mobilità autostradale ma vogliamo ricordare che senza acqua non si vive e che le crisi idriche, oltre ad incidere pesantemente sui diritti fondamentali dei cittadini, portano a conseguenze economiche gravissime in un territorio, dal turismo alle attività riproduttive.
Mentre si alza il livello di mobilitazione per difendere l’acqua del Gran Sasso assistiamo increduli alledichiarazioni sconcertanti e infondate del Commissario Gisonni alla Camera dei Deputati. Vero è che nessuno lo ascolta, ma resta gravissimo il fatto che , contro tutti gli studi scientifici e l'evidenza dei fatti, per Gisonni sopra al traforo ci sarebbero ancora i 600 metri di colonna d'acqua persi al momento dello scavo dei tunnel. Sogno o son desto ??? Questo signore è rimasto agli anni '60!
Con quello che ci pare negazionismo non si risolvono i problemi e si rischia l'ennesima occasione perduta.Dato il periodo quelle che ci sembrano posizioni negazioniste potrebbero essere considerate quasi di moda, per quanto tragiche. Si prova a negare un problema oppure a non nominarlo: purtroppo con meri artifizi i problemi non scompaiono. Certo non ce le aspettavamo da un Commissario di Governo come Gisonni che, audito alla Camera, ha fatto dichiarazioni sconcertanti che negano le evidenze scientifiche pubblicate a tutti i livelli circa lo stato dell'acquifero del Gran Sasso.Secondo il Commissario sopra le gallerie autostradali ci sarebbe una colonna d'acqua di 600 metri che eserciterebbe una pressione enorme sui tunnel. Da qui il fatto che l'acquifero si "autotutelerebbe" in quanto sarebbe impossibile per un contaminante penetrarvi.Teoria che però si scontra con montagne, è il caso di dirlo, di studi pubblicati ad ogni livello, anche internazionale, che da 30 anni a questa parte hanno dimostrato che sui tunnel questi 600 metri non ci sono più proprio a causa prima dello scavo del traforo negli anni '70 e poi dal drenaggio delle acque che i tunnel e i laboratori provocano. Il famoso (non per il Commissario) danno ambientale permanente noto anche al pubblico come "abbassamento della falda di 600 metri". D'altro lato anche le banali prove empiriche lo dimostrano. Alle captazioni l'acqua esce per caso a pressioni elevatissime con un getto di decine di metri? E i traccianti che, introdotti dal geologo Marrone ai laboratori nel 2003, hanno viaggiato per km nell'acquifero dimostrando la sua vulnerabilità all'inquinamento?
Pensavamo fossero informazioni acquisite.Vi è di più. Il Commissario sorvola del tutto sul tema laboratori di fisica nucleare. Come mai? Non costituiscono un problema? E i preziosi 100 litri al secondo a scarico? Non li vuole mettere in sicurezza?Infine il Commissario continua a scagliarsi contro le norme sulle valutazioni ambientali, che andrebbero derogate. Dopo la magra figura rimediata sulla pulizia dei tunnel, dove solo la procedura della Valutazione di Incidenza Ambientale ha evitato il potenziale disastro dell'immissione nell'ambiente di 44 tonnellate di polveri pericolose, speravamo che il Commissario tornasse a più miti consigli.Il fastidio per le norme ambientali da dove deriva? Non vuole sottoporsi al confronto sulle decisioni tecniche? Oppure vuole crearsi in anticipo delle scusanti sui ritardi nei lavori, quando le procedure ambientali servono proprio per farli bene?
Con questi atteggiamenti si rischia un nuovo "buco nell'acqua" dopo quello di Balducci.
Leo Nodari