Una scelta spirituale in chiave sportiva, la si potrebbe definire così. Ripercorrere quella linea immaginaria che congiunge Roma ad Ortona, collegando le vite di due apostoli, Pietro e Tommaso. Far conoscere, insomma, l’unicità dei 311 Km che congiungono piazza San Pietro alla basilica abruzzese di Ortona dove dal 1258 sono custodite le spoglie di San Tommaso. Un modo di pregare e meditare attraverso la corsa e i passi di quei pellegrini che negli anni hanno percorso il Cammino di San Tommaso. È quello che hanno compiuto due amiciabruzzesi, legati dalla passione per la corsa “estrema”, Alex Tucci e Roberto Martini. In particolar modo il trentenne Alex, che è arrivato in Abruzzo in 50 ore continuative di corsa, anche quando dopo 200 Km Roberto ha dovuto abbandonare la corsa per un problema al ginocchio.
Partito il 16 ottobre alle ore 10 da piazza San Pietro, Alex è arrivato davanti alla basilica di Ortona domenica 20 ottobre, in un percorso no stop, e dopo essere saltato in sella all’Appennino ed aver attraversato borghi, chiese, basiliche, valli e riserve sconosciuti a molti ma dalla bellezza straordinaria. Ad accoglierlo, all’arrivo, il suo amico Roberto che gli è rimasto sempre vicino dal camper per il resto del cammino a partire dalla seconda notte dove è rimasto solo in strada a correre, avendo però al suo fianco anche il sostegno del padre che lo ha guidato per gli ultimi 130 km fino ad Ortona.
A spingere le gambe di Alex è stato anche il fatto che ilpadre aveva compiuto lo stesso tragitto in bicicletta anni fa. Alex in marzo ha conosciuto l’associazione “Cammino di San Tommaso”, e l’idea è nata lì. Ricordiamo che l Cammino di San Tommaso è un itinerario culturale, naturalistico e spirituale che collega la città di Roma con la Basilica di San Pietro a Ortona, custode delle spoglie dell’Apostolo sin dal 1258. Un lungo percorso di circa 316 km che attraversa il cuore dell’Abruzzo più autentico esaltando le eccellenze paesaggistiche di cui è ricca la regione ed i luoghi della fede quali chiese, eremi ed abbazie, custodi silenti di spiritualità. Il Cammino è anche una forma di pellegrinaggio moderno sulle orme di Santa Brigida di Svezia che tra il 1365 e il 1368 giunse ad Ortona a seguito della rivelazione sulla presenza delle ossa di San Tommaso nella cattedrale della città. Secondo la tradizione locale, Brigida visitò ben due volte la tomba dell’Apostolo in Ortona; in memoria del suo passaggio le è stata dedicata una antica chiesa, nella vicina città di Arielli, che, insieme al cippo collocato a Porta Caldariad Ortona, testimonia ancora oggi il pellegrinaggio della Santa nella città. La storia offre uno spunto per riscoprire, con forme moderne, l’attività del viaggiare, così come è accaduto a Santiago di Compostela il cui modello è stato preso ad esempio dal Cammino di San Tommaso per unire l’Abruzzo e ed il Lazio.L’itinerario proposto dal Cammino è percorribile a piedi, in bici su strada e su sterrato, ed a cavallo partendo da Roma per giungere ad Ortona nella Cattedrale di San Tommaso.
Leo Nodari