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LuttocittadinoGiorgio Lucangeli non c’è più. Lo storico farmacista teramano si è spento oggi, dopo aver combattuto contro una malattia alla quale si è arreso dopo una strenua resistenza. Non era un uomo. Era un monumento cittadino, un’istituzione, una di quelle persone che, per indole e carattere, riescono a diventare una sola cosa con la loro professione. Giorgio Lucangeli non faceva il farmacista, lui era il farmacista. Al punto che in città, il suo cognome era sinonimo stesso della sua arte. Non si andava in farmacia, si andava “da Lucangeli”. Elegante, signorile, dai modi antichi delle persone perbene, Giorgio Lucangeli non si limitava mai a gestire il meccanismo semplice del ricetta - medicina, ma si prodigava in consigli, consulenze, pareri, che erano frutto anche di una vita intera di rapporti umani, al punto che di ogni cliente conosceva la storia medica familiare. Era un signore, nel senso più alto e nobile della parola e quando, anche in occasione di un necessario passaggio generazionale, “Lucangeli” ha lasciato la storica sede per spostarsi in piazza Verdi, a Teramo in realtà si stava chiudendo un capitolo di storia. Impegnato nell’associazionismo, Lucangeli è stato protagonista della vita pubblica e culturale della città. Con lui, se ne vanno tanti ricordi di tutti noi. Ad accompagnarlo nell’ultimo viaggio, con il rito funebre che si celebrerà alle14,30 di lunedì in cattedrale, saranno la moglie Marta, i figli Giovanni e Francesco e i nipoti.