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NAPOLICALCBuonasera Signor Presidente Marco Marsilio, non abbiamo il suo contatto, ma ci auspichiamo che ci legga tramite il contatto con il Capo della sua segreteria, Etel Sigismondi, buonasera al Direttivo e a tutti i consiglieri Cram.
Dal mio messaggio di ieri sera, qualcosa è venuto fuori, ma non abbastanza. La mia/nostra non vuole essere una polemica fine a se stessa, ma uno spunto per una profonda riflessione sul Cram e sulla sua importanza.
Tutto nasce dalla notizia della firma del contratto tra la Regione Abruzzo e il Napoli calcio perché quest’ultimo organizzi il ritiro estivo a Castel di Sangro. Un contratto, come si legge, che pesa sul bilancio regionale per oltre 1 milione di Euro l’anno. E questo già a partire da quest’anno (2020) senza che la spesa fosse prevista in bilancio. Ma i soldi sono stati trovati. Quando si vuole si puote!!
“La Giunta ha scelto di dare il contributo al Napoli per fare un investimento sul turismo e di promozione. Il tempo dirà se giusto”, scrive Roberto sul gruppo.
La Giunta ha tutto il diritto di fare le sue scelte, e noi, per il bene della ns regione, ci auguriamo sia stata fatta una scelta giusta.
Quello che non possiamo invece accettare è che non venga riconosciuto e dato il giusto valore al ns lavoro e al turismo di ritorno che generiamo.
Ma abbiamo una minima idea di cosa rappresenta per l’Abruzzo il turismo che già noi generiamo, il cosiddetto “turismo di ritorno”?
2 anni fa, all’epoca della presentazione del progetto Raiz( in sinergia con ENIT e Ministero Esteri) che ha visto l’Abruzzo come Regione pilota, fu presentato dall’Ufficio un documento basato sugli arrivi ISTAT degli stranieri afferiti all’anno 2018, con alcune interessanti considerazioni sul valore del turismo di ritorno e sulle potenzialità che esso è in grado di generare;
Arrivi in Abruzzo 201.249, presenze 868.396
Possiamo affermare che un buon 30% di tale movimento sia attribuibile al turismo di ritorno.
Che assume un’importanza notevole. Parliamo di un dato che è espressione di un “Turismo di ritorno” che si fonda essenzialmente su azioni spontanee, cioè non coordinate a livello regionale; ciò dà l’idea di quanto possa essere remunerativo investire su questo target, il quale presenta uno spettro di interessi variegatissimo ed orientato a dispiegarsi su una stagionalità estremamente ampia. Senza tener conto della capacità che i “nostri testimonial” potrebbero avere nel promuovere la destinazione Abruzzo anche nei confronti di chi non può vantare un patrimonio genetico affine.
E si badi bene, le percentuali sono calcolate per difetto, non tenendo conto quanti, proprietari di una casa, vanno a casa, quanti ospitati da parenti e quanti non annunciati dalle strutture alberghiere.
E si aggiunga che almeno altrettanto flusso viene generato dai contatti e dalla promozione che i nostri corregionali fanno della loro Regione. Con il Cram non bisogna aspettare i prossimi anni per vedere se è la scelta giusta. Il Cram sta già dando e da anni. Possiamo solo lavorare per allargare ulteriormente la platea di presenze verso la nostra Regione.
Non mi indigna l’accordo con il Napoli calcio e il suo ammontare economico, anche se ci sarebbe molto da dire.
Mi indigna constatare che per il Cram i soldi non ci sono. E quel poco che c’era è stato ulteriormente tagliato. La prova che i progetti sono stati finanziati con più o meno grandi decurtazioni sul montante richiesto. Per noi non risorse aggiuntive, ma tagli.
La Giunta non ha trovato il modo di racimolare 20/30'000 Euro per soddisfare in pieno il finanziamento dei progetti approvati, ma ha trovato 1 Mio di Euro da dare al Napoli.
A voi politici vi sembra logico? Voi siete componenti del Cram. E far parte del Cram vuol dire sposarne in pieno la causa e difendere con il coltello tra i denti i nostri diritti e i nostri progetti. Chi viene al Cram non lo fa per andare in Canada, Argentina o Australia, ma per ascoltare noi consiglieri e difendere le nostre iniziative. Essere i nostri paladini, indipendentemente dalle idee politiche e dal partito di appartenenza.
Il Presidente Marsilio non ha nominato un Presidente Cram, tenendo per sé questa funzione? Allora lo vogliamo vedere in mezzo a noi. E se non ha tempo, nomini qualcuno. Vogliamo sapere con chi interloquire.
Roberto scrive anche che per il 2021 sono stati richiesti 200'000 Euro per il Cram. Intanto ci auguriamo siate in grado di “portarli a casa” Se arrivano, meglio di quanto avessimo fino ad oggi, ma non ancora abbastanza, perché noi associazioni nel mondo siamo gli autentici testimonial della nostra Regione, e per poter operare non ci basta sentirci dire che siamo bravi, e farci chiamare “Ambasciatori nel mondo”. Dovete battervi per metterci a disposizioni più risorse possibili.

Il 2020, causa COVID-19 non è successo nulla. Già per avere la risposta sui finanziamenti ai ns progetti abbiamo dovuto attendere il 3 Agosto. Per il resto non si è mossa foglia.
Presagendo il perdurare di una situazione nella quale gli spostamenti sarebbero stati da evitare e quindi in previsione saltasse la seduta Cram 2020, avevo chiesto ad Anna e al Direttore Dott. Claudio Di Giampietro che fossero organizzate delle riunioni da remoto, già il mese di Luglio/Agosto, anche già per discutere dei progetti che avevamo presentato. Essere a conoscenza dei contenuti dei progetti altrui sicuramente rende più ampio gli orizzonti di tutti.
Nell’unica “conference call” via ZOOM organizzata sul tema “Accademy Pescara Calcio”, il mese di Maggio, Claudio (Bruxelles) consigliava ad Anna che la Regione acquistasse il pacchetto professionale “ZOOM” che ti permette di fare un collegamento senza il rischio di essere interrotti, come succede con quello gratuito garantito per un lasso di tempo minimo.
È stato fatto? O siccome non era stato previsto, sono mancati i fondi?
Perché queste riunioni non costano nulla. Non ci sono spese di spostamenti e pernottamenti, e Un meeting da remoto per i consiglieri Cram, come chiede Marcelo, ma che vada oltre all’accordo” incriminato, e che invece serva come sala di riflessione sulle cose da fare e come organizzarci, vista la complessa situazione di questo lungo peiodo. Inoltre mi viene da proporre di organizzare un grande meeting da remoto per i giovani abruzzesi nel mondo.
Ognuno di noi si impegna a selezionare un certo numero di giovani (3-4-5?) nel proprio paese. Per poi organizzare una conferenza con loro. Sono li giovani il futuro delle nostre associazioni e del nostro mondo. Vanno cresciuti e formati in maniera adeguata. Organizzare con loro una serie di conferenze che possa essere una importante fonte di arricchimento culturale, conoscenza delle eccellenze della ns regione, delle nostre ricchezze, dei nostri borghi. Che possa essere loro da stimolo per un maggiore impegno del nostro mondo associativo e creare quel ricambio generazionale di cui tanto abbiamo bisogno.
La Regione Abruzzo ne avrà solo enormi vantaggi, visto che i nostri giovani, al contrario dei loro genitori, sono PERFETTAMENTE INTEGRATI nel tessuto sociale ed economico del paese di residenza. Quindi sono di gran lunga di maggior traino, rispetto ai loro genitori, per un flusso turistico verso l’Abruzzo anche dei loro coetanei e dei loro contatti.
Alessandro Corradi, consigliere Cram della Svizzera e agente di viaggio,