Pubblicato su Nature l’annuncio della prima rivelazione dei neutrini prodotti nel Sole dal ciclo CNO (carbonio-azoto-ossigeno). Lo studio è frutto del Borexino, l’ esperimento in corso ai Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Istituto nazionale d fisica nucleare
Si tratta di un risultato sperimentale di valore storico, che completa un capitolo della fisica iniziato negli anni ’30 del secolo scorso. L’implicazione di questa nuova misura per la comprensione dei meccanismi stellari è enorme: infatti, poiché il ciclo CNO è preponderante nelle stelle più massicce del Sole, con questa osservazione Borexino ha raggiunto l’evidenza sperimentale di quello che di fatto è il canale dominante nell’universo per la combustione dell’idrogeno.
Precedentemente Borexino aveva già studiato in dettaglio il meccanismo principale di produzione di energia nel Sole, la catena protone-protone, tramite la rivelazione individuale di tutti i flussi di neutrini che da essa si originano. Ora, misurando i neutrini prodotti dal ciclo CNO, che è presente nel Sole per l’un per cento, Borexino fornisce la prima prova sperimentale dell’esistenza di questo ulteriore meccanismo di generazione di energia. «Ora abbiamo finalmente la prima fondamentale conferma sperimentale di come brillino le stelle», sottolinea Gianpaolo Bellini, professore dell’Università di Milano e uno dei padri fondatori di Borexino,