La sua storia aveva commosso tutti. Era la storia di un ragazzino come tanti, nato però con una malattia che ne aveva condizionato la vita fin da quando si era capito che no, con quei polmoni non ce l’avrebbe fatta. Solo un miracolo, avrebbe potuto salvarlo. Ma i miracoli a volte avvengono, fatti da angeli con il camice da chirurgo. Graziano Chiappini, 13enne, venne sottoposto a Bergamo ad un intervento chirurgico mai tentato prima in Italia, nel corso del quale un angelo chirurgo, aveva trasformato il polmone di un donatore adulto in due polmoni da ragazzino. Di quei giorni, restano nella memoria la vicinanza dei giocatori dell’Atalanta, l’affetto sincero (continuato negli anni) di Morris Carrozzieri, tutto il calore creato da Tonino, un altro angelo, in camice da infermiere. Quel ragazzino, grazie a quell’intervento, ha avuto la possibilità di crescere, farsi uomo, trovare un lavoro nella sua Poggio Cono (dove era nato e viveva), e anche innamorarsi e sognare. Fino a questa mattina. Perché questa mattina Graziano si è spento, in quello stesso ospedale nel quale gli avevano restituito una speranza. Stava male già da un po’, a Poggio Cono non era più un mistero, da quando l’avevano visto passeggiare con una bombola d’ossigeno portatile. All’improvviso, però, tutto è precipitato e I medici non hanno potuto fare più nulla. Aveva 27 anni.