Sono 10mila le imprese abruzzesi che operano nel campo della ristorazione e che sono state messe in ginocchio dalle politiche di contenimento del Coronavirus. E’ questo il tema della lettera che Roberto Donatelli, Presidente Confcommercio Abruzzo e Daniele Erasmi, Presidente di Confesercenti Abruzzo hanno scritto al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, al Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri e all’Assessore alle Attività Produttive Daniele D’Amario per sollecitare ad aprire un tavolo permanente presso la Regione Abruzzo per affrontare il tema delle gravi difficoltà economiche e strutturali nelle quali versa il comparto della ristorazione regionale. «Nella comune consapevolezza che il comparto della ristorazione abruzzese rappresenti una fondamentale risorsa dell’economia regionale e della stabilità socio economica dei territori, oltre che una imprescindibile valenza del settore turistico locale, appare necessario aprire un focus specifico per la crisi determinatasi nel 2020 nel settore abruzzese, che ne ha fatto l’unico settore che non ha sostanzialmente mai riaperto in autunno. Tale crisi rappresenta un unicum in Italia a seguito del protrarsi delle chiusure rispetto alle altre realtà regionali, a causa altresì dei ritardi verificatisi nell’attuazione delle misure di sostegno quali l’elargizione dei ristori regionali e della cassa integrazione. E’ necessaria una presa d’atto ed una azione di sostegno profonda e concreta da attuarsi con senso di responsabilità straordinari. E’ necessario dare, grazie a nuovi e rapidi ristori della Regione Abruzzo, una speranza concreta ad un settore nel quale operano più di 10.000 imprese, ramificate equamente su tutto il territorio regionale. A tal fine chiediamo di istituire un confronto specifico sulle possibili attuazioni e sulle attività programmatiche per il 2021 in rappresentanza del settore Horeca anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di rappresentanza regionale»