Sono 67 le aree 'candidate' ad ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. E' stata pubblicata nel cuore della notte la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee, il documento elaborato dalla Società gestione impianti nucleari che individua le zone dove localizzare in Italia il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco Tecnologico. La Carta individua 67 aree idonee per l'infrastruttura che da cronoprogramma dovrebbe funzionare a partire dal 2025. Non sarebbero state individuate aree abruzzesi, come detto, ma molte delle 67 aree potenziali sono nel Lazio, non distanti dai confini con la nostra regione. Nei giorni scorsi era arrivato il nulla osta alla pubblicazione da parte dei ministeri Sviluppo economico e ambiente ed ora si apre una fase di consultazione pubblica, della durata di 60 giorni, in cui le Regioni, gli enti locali e tutti i soggetti portatori di interesse qualificati possono formulare osservazioni e proposte tecniche. La pubblicazione della Carta e quella contestuale del Progetto Preliminare apriranno una fase di consultazione pubblica e di condivisione che durerà 4 mesi e che culminerà in un Seminario Nazionale, dove saranno invitati a partecipare tutti i soggetti coinvolti ed interessati. Il Deposito Nazionale è un’infrastruttura ambientale di superficie dove mettere in totale sicurezza i rifiuti radioattivi. La sua realizzazione consentirà di completare il decommissioning degli impianti nucleari italiani e di gestire tutti i rifiuti radioattivi, compresi quelli provenienti dalle attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca