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ManolapalcoNell’inutile vociare che, in queste ultime ore, ha cercato di trasformare in “caso politico” un momento dell’ultimo Consiglio Comunale, di certo non si sentiva la mancanza di quella di Italia Viva, che invece ha evidentemente sentito il bisogno di unirsi al coro, per contribuire senza alcun vantaggio alla stessa inutile discussione. Benché si stia cercando di accreditare la maggioranza di chissà quale malefatta stilistica, accusando di maleducazione un consigliere e poi tutta lo stesso governo della città, il vero problema che meriterebbe una approfondita discussione è un altro.

Perché se volessimo ricondurla al solo dibattito sull’educazione, basterebbe citare mille e mille esempi di atti di “cortesia” mostrati dall’attuale minoranza al tempo in cui reggeva la sorti di questa città, con una azione politica che, quella sì, andrebbe considerato un vero atto di maleducazione nei confronti di tutti i cittadini, visti i risultati.

No, non è la maleducazione il problema.
Il problema è che a Teramo la minoranza non esiste.
Il problema è l’assoluta inconsistenza politica di una opposizione, che limita la propria azione alla sola critica dei comportamenti, senza contribuire in alcun modo alla costruzione di una nuova idea di città.
Nel gioco democratico, la minoranza è stimolo e critica, non assenza e rimbrotto, come fa quella teramana attuale.
Per una buona amministrazione, è necessario il pungolo dell’opposizione, così come fu quella del Centrosinistra, tanto che i cittadini hanno deciso di affidarci il governo della città.
Il mio consiglio, sentito e partecipe, è che la minoranza esca dall’aula della materna nella quale, con un infantile puntiglio, continua a segnare sulla lavagna i nomi dei buoni e dei cattivi, e cominci a dare un senso politico alla sua esistenza.

Manola Di Pasquale

Presidente PD Abruzzo