La voce è ferma. Cortese. La rabbia si intuisce, ma non esplode. «Sono di Piancarani, ho la sclerosi multipla». Comincia così, il racconto che una donna di 60anni ha voluto affidare a Certastampa. Un racconto di Italia “altra”, di un Paese difficile da capire. Di un posto nel quale : «Con i disabili si riempiono tutti la bocca - dice - ma poi… ecco come va a finire».
Già, come va a finire?
Questa è storia di un vaccino. Anzi: di un vaccino sì e uno no.
La signora di Piancarani, è un soggetto fragile. E’ stata chiamata in ospedale per il vaccino e si è presentata con suo marito, la persona dalla quale dipende in tutto e per tutto.
Il resto, lo racconta lei:
«Quando siamo arrivati ci hanno fatto riempire un sacco di moduli, e c’era anche la possibilità di scegliere che vaccino fare tra pfizer, moderna e Astrazeneca - abbiamo scelto il Pfizer, ma quando siamo arrivati al momento della vaccinazione, a me hanno fatto il Pfizer e a mio marito volevano fare l’Astrazeneca, ma io so… e me lo confermano persone che conosco bene, che l’Astrazeneca mette la febbre… e se mio marito non sta bene, io non ho alcuna possibilità di fare niente… per questo abbiamo chiesto un altro vaccino …ma hanno detto di no, che il protocollo non lo prevedeva…»
E’ andata a finire, che il marito della signora, il suo “caregiver”, ha rifiutato il vaccino.
In questo Paese difficile da capire.