Questa mattina una delegazione di residenti e di proprietari dei terreni che si trovano all’interno della Riserva dei Calanchi di Atri e nella sua fascia di rispetto, ha consegnato una spontanea raccolta di firme nelle mani del candidato alla Regione Abruzzo, Umberto Italiani, per chiedergli di farsi portavoce delle istanze dei firmatari tutti.
La raccolta firme mira a una migliore rivisitazione dei confini della riserva provvedendo da un lato ad estenderli in aree erroneamente escluse, e dall’altro a migliorare il perimetro su aree che nulla hanno a che fare con la Riserva dato che sono aree abitate e prive di formazioni calanchive e prive di flora e/o fauna da preservare.
Si tratta di un lavoro certosino che ha coinvolto entrambe le vallate e che vede una totale adesione da parte di chi vive in quei luoghi.
Ecco il testo:
I sottoscrittori della presente, residenti e proprietari dei terreni e dei beni immobili ricompresi all’interno del perimetro della Riserva Naturale Guidata «Calanchi di Atri» espongono quanto segue:
È pertanto interesse dei sottoscrittori sanare l’errore di non aver ricompreso il predetto centro visite all’interno del perimetro della Riserva e nel contempo sanare l’errore di aver invece ricompreso aree irrilevanti e antropizzate.
Per tutto quanto sopra, pertanto, si propone la presente petizione al fine di chiedere una riperimetrazione dei confini della Riserva Naturale Guidata «Calanchi di Atri» da concertare con gli scriventi.
Inoltre, si chiede di voler nominare un rappresentante degli scriventi, senza diritto di voto, all’interno della Commissione Calanchi.
Scrive Italiani: “Mi farò carico di essere portavoce di questo grido di sofferenza che arriva da chi ogni giorno deve confrontarsi con norme troppo spesso limitanti”. “Occorre prioritariamente preservare l’ambiente” – continua Italiani – “garantendo però i diritti di chi vive in aree fortemente antropizzate. L’ambiente merita il massimo rispetto e la migliore tutela garantendo però anche la convivenza con uomini e donne che vivono del lavoro della terra e che ormai hanno anche paura ad uscire di casa per la presenza massiccia di orde di cinghiali”.
Uno dei mie primi atti quando sarò eletto, sarà quello di studiare le opportune e corrette procedure che possano coinvolgere tutti cercando di non commettere gli eventuali errori passati come le esclusioni dei terreni ed il mancato controllo dell’uso dei Beni pubblici. Inoltre mi metterò subito a lavoro per una rivisitazione sia dei confini, sia della fascia di rispetto e, assieme alla prossima amministrazione comunale, delle norme del PAN anche per far sì che nella Commissione comunale preposta sia garantita la presenza di rappresentanti dei proprietari, oltre a prevedere espressamente che tutte le pratiche non debbano subire l’estenuante iter dei una pluralità di atti decisori ma sia prevista appositamente una Conferenza dei Servizi stabile in ragion delle attività autorizzative e/o di nulla osta.