La criptovaluta bitcoin (BTC) ha progressivamente raggiunto l’interesse di un vasto pubblico di persone, andato oltre gli addetti ai lavori e gli investitori con una certa propensione al rischio.
Negli ultimi anni si è assistito a una regolamentazione delle criptovalute (vedasi il regolamento MiCA nell’Unione Europea) che favorisce gli investimenti di un pubblico più ampio; tuttavia, restano alcune incertezze legate alla sua natura totalmente digitale e per certi risvolti sperimentale.
Tra sfide e prospettive future, quale posto può riservarsi bitcoin nei portafogli finanziari degli investitori? Di seguito diamo conto di alcuni punti fermi nella breve storia di questo asset la cui nascita risale al gennaio del 2009.
Bitcoin, la regolamentazione e l’adozione
La regolamentazione di un asset finanziario è importante poiché non serve a vietarne l’uso, piuttosto a stabilire i limiti entro i quali tutte le parti possono operare. Il già citato regolamento europeo MiCA, ad esempio, da un lato è volto a facilitare l’adozione delle criptovalute, ma dall’altra pone dei paletti a tutela degli investitori.
La presenza di un quadro normativo chiaro offre trasparenza all’investitore, il quale comprende che ha tutele quando investe. In Italia, ad esempio, le piattaforme di trading che offrono esposizione alle criptovalute devono registrarsi presso l’Organismo agenti e mediatori (OAM).
Si è quindi aperta una finestra per l’adozione più ampia che gli investitori sfruttano investendo in particolare attraverso la coppia di trading BTCUSD, oppure esponendosi in valuta euro con la coppia di trading BTCEUR.
Un altro punto fermo bitcoin lo ha ottenuto a inizio 2024 quando negli Stati Uniti l’autorità di regolamentazione finanziaria, nota come US SEC, ha approvato i fondi negoziati in borsa (ETF) legati al prezzo spot del bitcoin.
Questa approvazione ha permesso agli investitori istituzionali e professionali, che hanno la necessità di ottemperare a regole per loro più stringenti, di esporsi indirettamente alla criptovaluta bitcoin acquistando appunto quote di un ETF bitcoin.
Bisogna aggiungere che in alcune nazioni europee questo tipo di strumento finanziario, cioè l’ETF bitcoin, è stato approvato già da alcuni anni ed è quotato su più borse europee, compresa la Borsa di Francoforte.
Altro punto fermo nell’adozione del bitcoin giunge dalle società quotate in Borsa, le quali hanno deciso di aggiungere tra gli asset collaterali proprio bitcoin. Tali società investono parte dei ricavi acquistando bitcoin per proteggersi dai rischi. Lo hanno fatto Tesla (TSLA), MicroStrategy (MSTR) e più di recente la giapponese Metaplanet (3350).
Anche alcuni fondi pensione investono in bitcoin, tra cui il fondo pensione dei vigili del fuoco di Houston negli Stati Uniti e il National Pension Service della Corea del Sud.
Foto: Pixabay.
Le sfide della criptovaluta bitcoin
Le sfide più importanti della criptovaluta bitcoin restano la regolamentazione in alcune nazioni chiave sul piano economico internazionale, come la Cina e gli Stati Uniti.
Altra sfida riguarda il piano tecnico della criptovaluta e quindi i meccanismi di funzionamento del sistema informatico decentralizzato su cui i bitcoin circolano. Sotto questo profilo sono in corso molti miglioramenti per rendere la piattaforma Bitcoin più veloce e garantirne la stabilità sul lungo termine.
In prospettiva bitcoin resta un asset finanziario di sicuro interesse, che non farà mancare materiale su cui discutere e pianificare strategie di investimento sia di breve che di medio-lungo termine.
Disclaimer
“Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.”