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Eliminare o ridurre i costi del pedaggio autostradale per il tempo necessario alla conclusione dei sondaggi sul sistema idrico del Gran Sasso. È quanto richiesto dalla commissione "Territorio, Ambiente e Infrastrutture" della Regione, presieduta dal consigliere Emiliano Di Matteo, che ieri si è riunita accendendo i riflettori sul tema. Sarà ora il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, guidato dal vicepremier Matteo Salvini, a decidere quale misura mettere in campo per ridurre il più possibile i disagi che inevitabilmente saranno causati dai lavori di messa in sicurezza del Traforo e del sistema idrico del Gran Sasso.
I sondaggi prenderanno il via il prossimo 14 ottobre e avranno una durata compresa tra i 45 e i 60 giorni. Lo scorso 27 settembre, in una riunione che si è svolta nella Prefettura dell'Aquila, presieduta dal prefetto Giancarlo Di Vincenzo, è stato tracciato un primo quadro della situazione, partendo dal fatto che gli unici dato in possesso dei tecnici sono relativi all'epoca della realizzazione del traforo, risalente ormai agli anni sessanta del secolo scorso. Nel dettaglio, attraverso tre specifici macchinari dotati di trivella, con la possibilità che lavorino contemporaneamente verranno effettuati complessivamente 15 sondaggi: sei nella canna sinistra e in direzione L'Aquila e nove nella canna destra in direzione Teramo. Altre sei ispezioni del terreno saranno effettuate esternamente ma non incideranno sulla viabilità autostradale.
 
Come noto, per il periodo delle operazioni Strada dei parchi, come già accaduto da novembre 2005 a marzo 2006, istituirà un senso unico alternato su una sola corsia, regolato da impianti semaforici, nella galleria non interessata dai lavori per garantire sicurezza dei veicoli e salubrità dell'aria all'interno del tunnel.