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Non c'è uomo più temibile di colui che guarda l'accadere del mondo solo da una parte e mai nell'insieme dell'accaduto.

Alcuni si scandalizzano del silenzio dei nostri presunti intellettuali sul massacro dei palestinesi a Gaza (come se non accadesse già da almeno ottant'anni), ma nessuno si scandalizza del modo di rilascio degli ostaggi e cadaveri del 7 ottobre inscenato nelle settimane scorse da Hamas, con la piena partecipazione di piazza del popolo palestinese a questi terroristi islamici fedele, e poi da questi improvvisamente interrotto. E, tanto meno, ci si scandalizza degli scudi umani usati da Hamas per difendere i propri arsenali, nascosti non da oggi in scuole, ospedali, capi profughi e mercati rionali.

Nessuno si è scandalizzato della protesta di un centinaio di giovani palestinesi per le strade martoriate di Gaza chiedendo che la Striscia sia liberata dai terroristi islamici palestinesi di Hamas. Nessuno si scandalizza di non sapere della fine di quei cento ragazzi palestinesi, che sapevano che non può esistere nessun processo di pace guidato da Hamas. Nessuno sa che fine abbiano fatto.

Ma la realtà di questa vicenda resta nelle immagini dell'attacco del 7 ottobre: non erano guerriglieri quelli sulle camionette o sulle motociclette o che arrivavano dal cielo; non erano quelli che hanno inscenato il rilascio di ostaggi e cadaveri improvvisamente interrotto, ma gente comune armata e pronta a uccidere qualsiasi israeliano gli capitasse a tiro.

Nessuno parla di quelle immagini. Nessuno parla delle responsabilità dei terroristi islamici palestinesi di Hamas. Nessuno!

Per questo la pace dei pacifisti mi fa letteralmente schifo.

Tempo fa e molto prima del 7 ottobre, in un documentario della BBC, che raccontava proprio di quei kibbutz al confine con la Striscia, si poteva vedere un giornalista inglese che a un certo punto del racconto entrava nel salotto di una famiglia israeliana a chiedere i motivi del disastro israelo-palestinese, per lui incomprensibile. La donna intervistata, per tutta risposta, gli diceva che non poteva capire le ragioni del conflitto perché a lui, a Londra, non era mai successo di ritrovarsi un missile di Hezbollah o di Hamas in salotto all'ora del tè.

La pace dei pacifisti mi fa letteralmente schifo perché questi non si domandano che fine abbiano fatto quei cento ragazzi palestinesi che chiedevano la pace lontano dai terroristi islamici palestinesi di Hamas.

La pace dei pacifisti mi fa letteralmente schifo perché questi non sanno nulla di Islamismo e continuano tranquillamente a sorbire il loro tè all'ora esatta del tè.

La pace dei pacifisti mi fa letteralmente schifo perché questi non si sono voltati e fermati a guardare il corpo di Oday Nasser Al Rabay.

MASSIMO RIDOLFI

Ph.: Oday Nasser Al Rabay (2003-2025), uno dei giovani scesi in piazza il 22 marzo scorso nella città di Beit Lahiya, a Gaza, per protestare contro i terroristi islamici palestinesi di Hamas, poi rapito, torturato e ucciso dai terroristi islamici palestinesi di Hamas.