×

Avviso

Non ci sono cétégorie

Screenshot_2025-10-31_alle_14.08.51.png
Nota dell'azienda Voltaiko in merito all'inchiesta.
“Mai abbandonato clienti e collaboratori, piena fiducia nella giustizia e nella verità dei fatti”
In merito alle notizie apparse sui principali organi di stampa relative a presunte irregolarità nelle attività di Voltaiko, lo scrivente, intende fornire alcuni chiarimenti per ristabilire la verità dei fatti e rassicurare clienti, collaboratori e partner.
Negli articoli diffusi in questi giorni si fa riferimento a un presunto coinvolgimento di Voltaiko in un’“associazione per delinquere”. È doveroso precisare che le società effettivamente oggetto delle indagini sono altre (tra cui Demetra, SPM e Ushare), che hanno utilizzato il nome Voltaiko in modo improprio e senza alcuna correlazione diretta con la gestione originale del progetto.
Le ricostruzioni al momento circolate non rispecchiano fedelmente la realtà: alcune figure aziendali, interne ed esterne, hanno agito autonomamente, discostandosi dalla mission e dai valori fondanti della società.
“Non sono fuggito e non lo farò mai,”
“Sono rimasto accanto ai clienti e ai collaboratori che hanno creduto nel progetto. Mi assumo la responsabilità di non aver esercitato un controllo gestionale sufficiente, ma respingo ogni accusa di dolo. Voltaiko ha sempre operato in buona fede, promuovendo un modello di business fondato sull’energia rinnovabile e sulla trasparenza.”
Voltaiko ha sempre operato nel settore dell’energia green, offrendo quote di energia derivanti da impianti gestiti tramite broker esteri, come avviene comunemente nel mercato internazionale. Gli impianti non erano di proprietà diretta, ma gestiti in forma mediata e in piena conformità con le normative vigenti.
A seguito del sequestro preventivo disposto dalle autorità, conti correnti e beni aziendali risultano attualmente congelati, causando un temporaneo blocco operativo. Nonostante ciò, sono già in corso iniziative per la riattivazione di alcuni impianti fotovoltaici e per il rimborso delle quote dovute ai clienti.
L’azienda ricorda che il provvedimento in corso non rappresenta una condanna definitiva, ma una fase preliminare di accertamento. In base al nostro ordinamento, fino a sentenza irrevocabile, vige la presunzione di innocenza.
Sul piano economico, si precisa inoltre che non esiste alcun giro d’affari da 80 milioni di euro, come erroneamente riportato da alcune fonti. Il fatturato effettivo è di circa 26,5 milioni di euro, di cui oltre 12,5 milioni restituiti ai clienti sotto forma di energy point, e la restante parte destinata a provvigioni (quasi 10 miioni), olre a tasse e costi operativi documentati.
“Continuerò a collaborare con le autorità e con tutti i soggetti coinvolti,” “Il mio unico obiettivo è garantire la massima trasparenza, tutelare chi ha creduto nel progetto e ricostruire quanto è stato interrotto. Ho piena fiducia nella giustizia e nella verità.”
Con stima e riconoscenza Avv. Francesco Bombace