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D'ALBERTONonostante le numerose segnalazioni e denunce formulate dai gruppi di opposizione in consiglio comunale, nel momento più delicato della sua storia e nel silenzio colpevole e assordante del sindaco Brucchi, la Teramo Ambiente continua ad essere assolutamente e gravemente inadempiente rispetto agli obblighi di trasparenza imposti dalla normativa vigente e confermati dalla recente determina n. 8 del 17 giugno 2015 con cui l’ANAC (Autorità nazionale Anticorruzione) ha ribadito i numerosi e importanti obblighi che le Società a partecipazione pubblica maggioritaria, anche congiunta, sono tenute a rispettare. Alla luce della legge e di tale determina, ci chiediamo in primo luogo per quale ragione non sia ancora stato approvato il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, atto obbligatorio che costituisce la base di tutti gli adempimenti degli enti e delle società.  E poi, per quale ragione, in palese violazione della normativa e in spregio a tutte le richieste che abbiamo formulato in questi mesi, continuano a non essere pubblicati i compensi dei titolari degli incarichi dirigenziali? Quali e quanti emolumenti percepiscono i dirigenti posti a capo delle varie articolazioni? Per quali attività? Quanto percepiscono in più rispetto agli importi previsti dal contratto collettivo nazionale? E’inaccettabile che tali informazioni continuino ad essere tenute nascoste in una situazione in cui per affrontare le difficoltà dell’ente si è partiti dal basso e non dal vertice con effetti negativi sull’anello più debole della società e sui cittadini in termini di significativa riduzione della qualità dei servizi.  E ancora, per quale ragione, per gli incarichi di consulenza e collaborazione non sono pubblicati i compensi di ogni singolo consulente o collaboratore, in una realtà in cui i costi fissi dell’azienda hanno inciso in modo rilevante e penalizzante sulle tasche dei cittadini teramani? Per quale ragione, poi, non sono oggetto di pubblicazione il numero e il costo annuale del personale a tempo indeterminato e determinato in servizio, i dati sui tassi di assenza e il contratto collettivo nazionale di riferimento del personale della società? E soprattutto, per quale motivo non sono resi noti i regolamenti e gli atti generali che disciplinano la selezione del personale e i documenti e le informazioni relativi all’avvio di ogni singola procedura selettiva (avviso e soprattutto criteri di selezione) e all’esito della stessa? Perché trasparenza, pubblicità e imparzialità continuano ad essere considerate parole inutili se non minacciose? Perché, ai cittadini teramani e all’opinione pubblica in generale, non è consentito conoscere i dati relativi alla valutazione della performance, se esiste, i sistemi di premialità e i criteri di distribuzione dei premi al personale che dovrebbero essere concessi solo in funzione di obiettivi raggiunti?  A chi giova il mantenimento di questa inaccettabile situazione di opacità? E’vergognoso soprattutto il silenzio colpevole del Sindaco che continua gelosamente a conservare la delega ai rapporti con la TEAM e che non alza un dito per ridurre i costi superflui della società e per consentire ai cittadini teramani di conoscere come vengono utilizzati i loro soldi. La situazione è insostenibile e qualora  non si procederà immediatamente all’adeguamento agli obblighi di legge ci rivolgeremo all’ANAC perché anche a Teramo finalmente trovino garanzia i principi di trasparenza pubblicità e imparzialità.    Gianguido D'Alberto - Capogruppo Gruppo consiliare Partito Democratico al Comune di Teramo