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Il Ministero "cancella" la musica della  Primo Riccitelli. Con un colpo di spugna, che penalizza ulteriormente le attività culturali teramane, la società della musica e del teatro Primo Riccitelli è stata esclusa dai finanziamenti del Fondo unico dello spettacolo, per la sezione attività concertistica, per i prossimi tre anni. Una vera e propria doccia fredda per la Società del Presidente Maurizio Cocciolito: "Dopo 27 anni di contributi ininterrotti, è una decisione che ci lascia davvero senza parole - commenta lo sesso Cocciolito - ovviamente presenteremo ricorso al Tar contro una scelta che rischia di penalizzare moltissimo la nostra attività concertistica". Il contributo che la Riccitelli ha ottenuto ogni anno, e che rientrava nel più generale stanziamento di settore da parte del ministero, di quasi 16 milioni di euro, era di quarantamila euro. Perché proprio quei 40mila euro "teramani" siano stati cancellati, è un mistero che adesso si dovrà chiarire grazie al Tribunale Amministrativo Regionale. Cancellato anche il contributo al Teatro Marrucino di Chieti. A Teramo, di fatto, arriveranno solo i fondi del finanziamento da 24 mila euro per l'Orchestra da Camera benedetto Marcello. Si è poi scoperto che a determinare il mancato contributo sarebbe stato il fatto che la stagione concertistica del 2015 sarebbe stata considerata dal Ministero di "basso contenuto artistico", nonostante la riconosciuta qualità degli artisti che si sono esibiti e del repertorio proposto. Alla luce, appunto, della qualità dell'offerta della Riccitelli, la scelta del Ministero appare pretestuosa e incomprensibile, anzi lascerebbe spazio al sospetto che si sia potuto trattare di un errore, o meglio: se fosse un errore sarebbe grave ma giustificabile, perché al contrario, alla luce dei fatti, appare davvero come una decisione assurda. E immotivata sotto ogni punto di vista.