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È un bilancio in chiaroscuro quello rappresentato dalla Cassa Edile e riferito al 2014. L’occupazione è scesa del 9%; mentre la massa salari è diminuita del 5% attestandosi ad €. 24milioni e 367mila euro; le imprese attive si sono ridotte di 109 unità con un saldo del  -13,46%. Questi numeri, unitamente alle proiezioni dei primi mesi del 2015, confermano una progressiva stabilizzazione del costante calo di addetti e di imprese che si registra dal 2008. Il paradosso è che vi sono ingenti risorse pubbliche disponibili per interventi sul dissesto idrogeologico, sulle scuole, sulla depurazione e ricostruzione post sisma che debbono essere rapidamente impegnate nell’apertura di nuovi cantieri. Il decreto del Fare e Par Fas 2007/2013 hanno stanziato 25 milioni di euro per le scuole della provincia di Teramo per oltre 30 interventi (alcuni già in corso) che debbono essere affidati entro il prossimo 31 ottobre. Sempre per le scuole, sono già disponibili 18 milioni di euro per 29 interventi previsti dalle disposizioni sulla ricostruzione post sisma. In molti casi il ritardo riguarda proprio la progettazione. Vi sono poi le risorse per il maltempo del marzo 2015 (30 milioni), in parte assegnati per lavori in provincia di Teramo. Ma i ritardi sono enormi Degli otto comuni del cratere, soltanto due hanno adottato i piani di ricostruzione: Arsita con 14,6 milioni di euro di interventi e Penna S.Andrea con 7,76 milioni. Senza i piani di ricostruzione non possono essere avviate le opere. Ad oltre 6 anni dal sisma diventa indispensabile un'accelerazione delle procedure.   Cratere – Interventi al di fuori dei Piani di ricostruzione Ricostruzione pubblica Sempre negli otto comuni del cratere vi sono risorse assegnate pari a 6,5 milioni di euro, ma i lavori affidati riguardano poco meno di 2,5 milioni. Gli altri interventi sono in fase di progettazione.   Ricostruzione privata E’ in avanzamento per circa 83%; dei circa 67 milioni assegnati, 54 sono stati utilizzati; 13 debbono essere spesi principalmente nei comuni di Fano Adriano e Pietracamela.   Fuori cratere Ricostruzione privata Sono 28 i comuni della provincia di Teramo nei quali sono stati accertati danni ad edifici privati riferibili al sisma del 6 aprile 2009. A fronte di 112 milioni di euro afferenti pratiche istruite od in fase di istruttoria, l’Ufficio speciale di Fossa ha trasferito agli enti locali risorse per 32 milioni di euro, dei quali 22,5 sono stati materialmente erogati alle imprese ed ai tecnici. “Al netto degli sforzi compiuti negli ultimi mesi” afferma il Presidente Iervelli “è indubbio che occorre un impegno straordinario di tutta la filiera della ricostruzione per accelerare un processo che ha segnato il passo negli anni scorsi. Gli stanziamenti pubblici che si trasformano in cantieri hanno una straordinaria capacità di ridare slancio all’occupazione ed all’economia”. Per il vice Amicucci “La priorità assoluta è quella occupazionale. Con una domanda privata ancora debole, diventa fondamentale che il committente pubblico riacquisisca una capacità di programmazione e progettazione che ha smarrito negli ultimi anni. Non è affatto vero che tutto ciò è attribuibile soltanto alla mancanza di risorse che pure sono diminuite nel tempo; oggi la disponibilità finanziaria è condizionata dall’esistenza di progetti cantierabili; quando questi ultimi non sono disponibili diventa pressoché impossibile accedere a programmi comunitari o nazionali e ciò determina uno stallo dannoso per l’occupazione e il territorio”.