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F.Arnolfo_G.Savini_IZSAMSi prende atto del comunicato stampa diramato dalla RSU aziendale in merito alla vicenda dei 34 dipendenti dell’Istituto stabilizzati nel corso del 2007 con qualifica di “Tecnico Laureato Addetto ai Laboratori”. Al riguardo è forse opportuno sottolineare che certe impostazioni manichee improntate ad una critica tanto distruttiva quanto sterile, in particolare se sottese da ricostruzioni storiche approssimative, non agevolano la risoluzione delle problematiche. Giova piuttosto ribadire quello che emerge da tutti i numerosi passaggi intrapresi da questa Direzione Generale sin dal relativo insediamento e che hanno coinvolto in ripetute occasioni anche le Organizzazioni sindacali, ossia la volontà chiara e ferma dell’Istituto di tutelare i posti di lavoro dei propri dipendenti, che costituiscono una risorsa imprescindibile e irrinunciabile per il futuro dell’Ente. E' quanto scrive in una nota il direttore Fernando Arnolfo. Da tale ferma volontà è scaturita la scelta di evitare atteggiamenti pilateschi o decisioni sbrigative, che peraltro sarebbero state all’epoca ampiamente giustificate, e di esperire ogni tentativo utile a ricondurre la posizione degli interessati in un alveo di legittimità evitando soluzioni traumatiche. Il ricorso all’organo giurisdizionale, accompagnato da una ricostruzione seria, puntuale e completa dell’intera vicenda in tutti i suoi passaggi, ivi comprese le motivazioni alla base delle scelte operate dalla precedente governance, costituisce - in assenza di soluzioni differenti, che non sono emerse - lo strumento previsto dall’ordinamento per risolvere la complessa vicenda. Sarebbe auspicabile, in questa ottica ed anche da parte della RSU, un livello maggiore di approfondimento adeguato all’importanza delle problematiche trattate e che non si limiti alle formule di rito - spesso obbligate - ma si estenda agli atti nella loro globalità. Le considerazioni del tutto estemporanee circa un presunto immobilismo da parte della scrivente Direzione Generale non meritano infine una risposta in quanto smentite dai tanti fatti oggettivi ed inequivocabili che sono stati portati all’attenzione di tutto il personale, e quindi anche della RSU, con la nota del 16 luglio u.s.