TERAMO/L'UDU PRESENTA LA NUOVA GUIDA ALLE TASSE DELL'UNI.TE
È da qualche giorno disponibile la nuova “guida alle tasse e ai contributi” dell'Università
degli studi di Teramo.
Sin da una prima lettura appare evidente come questa presenti troppi aspetti negativi che
l'Unione degli Universitari di Teramo aveva già puntualmente sottolineato. Se, infatti, è
positivo che l'Ateneo teramano abbia finalmente abbandonato la precedente suddivisione in
3 fasce di reddito, per passare prima ad 8 e poi a 10 fasce, rimane difficile comprendere
come siano possibili 9 fasce fino a 42.000 € e un'ultima dai 42.000€ in su. È giusto
equiparare un reddito di 42.001€ ad uno di 80.000€? E' evidente che la risposta non può che
essere negativa: per questo l'UDU Teramo aveva proposto una diversa divisione delle fasce
che arrivasse fino agli 80.000 €, in modo da permettere una reale fotografia della situazione
patrimoniale delle famiglie e prevedere una reale tassazione perequativa.
A ciò è da aggiungere la riforma relativa al calcolo dell' ISEE, in vigore da Gennaio 2015, la
quale, basando l'Indicatore su nuovi parametri, fa sí che, almeno la metà degli studenti,
vedrà aumentare considerevolmente il proprio reddito con il conseguente passaggio da una
fascia di reddito inferiore ad una superiore.
Altro aspetto di forte criticità sono le somme che gli studenti saranno costretti a sborsare:
fino ad un massimo di 2100€ per le facoltà di Giurisprudenza e Scienze politiche, che va ad
aumentare per le altre facoltà con attività di laboratori. Somme di gran lunga superiori a
quelle di atenei ben più attrattivi del nostro, vedi, ad esempio, Bologna: una situazione
surreale!
In un momento in cui l'Università diventa sempre più elitaria e inaccessibile per molti
studenti, ci saremmo aspettati un'altra risposta dall'UniTE. Come sempre saremo pronti a
dare battaglia dai prossimi consigli per far sí che tale guida venga rivista e migliorata.