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E’ giunta al quarto giorno la XXXV edizione della Tendopoli di San Gabriele. Dopo l’incontro di ieri con l’attrice Beatrice Fazi e la Festa della Famiglia che ha visto la partecipazione di 65 famiglie della Tendopoli, oggi è stata la volta della toccante  testimonianza di Massimo Toschi, esperto in cooperazione internazionale, perdono e riconciliazione tra i popoli, che ha fatto della sua disabilità un punto di forza per arrivare alle ferite dell’uomo. <> ha esordito Toschi <>. Tornando alla sua vita Toschi ha ricordato la sua adolescenza. <<Le ragazze mi volevano tutte bene, perché ero molto bravo a scuola, ma quando si doveva fare una passeggiata nessuno sceglieva me. Dico queste cose perché ciascuno conosce le sue disabilità. Era il 1965, quando mia madre mi disse: “Ti ho preso un biglietto per Lourdes”. Io ero al mare e quasi avevo una ragazza. Ma partii lo stesso. A Lourdes, io che pensavo che il mio dolore era assoluto e inconsolabile, ho incontrato una quantità di persone smisurata malata. C’era un patire che io neanche immaginavo. Il mio compito lì era quello di mettermi al servizio degli altri. Ho decentrato il mio dolore per incontrare il dolore degli altri. Questo è stato il miracolo avvenuto a Lourdes. Questo è ciò che vi invito a fare nelle vostre famiglie: mettere al centro il dolore degli altri. Il vero passaggio per me è stato Lourdes, non perché ho visto la Madonna, ma perché lì ho incontrato il dolore degli altri. Lì ho imparato a mettere al centro il dolore dell’altro e non la mia sofferenza.  E allora non vi chiudete in voi stessi perché rischiate di essere spazzati via>>. <> ha ripreso il racconto < Le nostre famiglie sono molto sgangherate. Ma il Signore ci chiama a guarirle. Io e mia moglie abbiamo pregato tanto. Il Signore ci ha chiesto molto, a volte troppo. Ma la forza della nostra vita è stata l’obbedienza e il silenzio. Oggi questo spazio viene molto ridotto. Ma senza questo spazio non si vive>>.  E l’invito ai tendopolisti: <<Volete vivere bene nelle vostre famiglie? Accettate la sfida dei poveri e dei disabili. Consideratelo un dono specialissimo del Signore. Uscite da voi stessi e apritevi all’altro, perché se non lo conosciamo ci ripieghiamo nell’egoismo. Quando pensate alle vostre ferite e alle vostre malattie guardate i poveri. I poveri ci permettono di capire meglio le nostre fatiche e le nostre difficoltà. Mettete al centro della vostra vita il disabile, il malato, l’affamato, l’assetato, il senzatetto, il più piccolo  e troverete Dio>>. E sulla scia di Massimo Toschi, Giorgio un tendopolista non vedente che da molti anni segue il cammino della Tendopoli ha detto: <>. Il pomeriggio sarà invece completamente dedicato ad un approfondimento del proprio cammino spirituale attraverso il silenzio ed il deserto cui si accompagnerà la festa della riconciliazione. In serata, la via crucis sul piazzale del Santuario animata dai ragazzi. Domani la Tendopoli chiuderà con la Festa dei giovani e la tradizionale marcia a piedi Isola – San Gabriele. Alle 11.00 è prevista la messa presieduta da sua Eminenza il cardinale Edoardo Menichelli, alla quale prenderà parte fra gli altri anche il presidente della Regione Luciano D’Alfonso. E poi, come tradizione vuole, la foto ricordo davanti al vecchio Santuario. Nel pomeriggio alle ore 14.00 i saluti con il gruppo di animazione della Tendopoli.