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fagnanoTutti a casa. Vanno tutti a casa dal prossimo mese di ottobre i quasi trenta dipendenti della Gsa che per anni hanno svolto nei quattro presidi della Asl un servizio che si scopre oggi, non indispensabile, visto che solo la provincia di Teramo decise anni fa, di dare il via ad un appalto che nessun altro presidio in Abruzzo ha mai fatto. Tale decisione fu presa sulla base che le stutture ospedaliere non erano a norma, così come non lo sono neppure gli altri presidi abruzzesi. A Teramo, però  fu assunta una decisione diversa, che oggi pesa sulle casse della Asl, tanto che il direttore generale, dopo una serie di proroghe, ha deciso che da ottobre si metterà fine a tutto questo e i tanti dipendenti che si incontrano negli ospedali, dovranno trovarsi un altro lavoro. Un appalto da 4milioni 966mila euro. La proroga alla Gsa di Roma è stata di diversi mesi fino ad oggi. La Asl prenotò pure  una spesa di oltre 578mila euro (578.490,63 euro). L’attuale appalto voluto dal direttore generale Roberto Fagnano era previsto per una durata di sei mesi, eventualmente prorogabili di ulteriori sei mesi, in attesa di predisporre un nuovo bando di gara per l’affidamento pluriennale del servizio che non ci sarà. La Asl formerà personale interno spiegando loro in caso di necessità dopo si trovano le strutture di emergenza. Niente di piu' facile e meno costoso. Dopo diverse telefonate giunta in redazione, il direttore Fagnano dichiara: "L'appalto scadrà il 4 ottobre e non potra' piu' essere prorogato". Lo scorso mese di luglio anche la FP Cgil è tornata a denunciare la “breve storia del servizio antincendio della Asl di Teramo: tra sprechi di risorse pubbliche e violazione dei principi di economicità”. Il Sindacato ripercorre la storia dell'appalto da sempre contestato: Il sindacato teramano, infatti, già nel giugno 2012 “denunciava l’ennesimo spreco della ASL per quanto riguarda il servizio antincendio. A dicembre 2011 i vigili del fuoco imponevano all’ASL di attivare il Centro Gestione Emergenze previsto dal D.M. 18/09/2002. Con molto ritardo la ASL pubblicava un’avviso interno vago, molto poco comprensibile e non visibile nei reparti, destinato ad individuare gli addetti antincendio per comporre la squadra ad hoc”.
Il 17 agosto 2013 la FP CGIL  segnalò pubblicamente “la volontà da parte dell’amministrazione di emanare un avviso vago e poco visibile con l’obiettivo di scoraggiare il personale dipendente a partecipare. Negli anni la ASL è stata obbligata dalla legge a formare addirittura 450 addetti alla prevenzione degli incendi, investendo importanti risorse pubbliche per la loro formazione. Il 21 agosto 2013 chiedevamo alla ASL di emanare un ulteriore bando, al quale si sarebbe dovuto dare un’adeguata pubblicità, affinché fosse possibile reperire personale sufficiente per il servizio antincendio, nessuna risposta fu data. Il servizio fu affidato ad una ditta esterna, con un sperpero di denaro pubblico che ammonta a centinaia di migliaia di euro”.
A questo punto Amedeo Marcattili e Annunzio Algenj si chiedevano “queste risorse non era meglio spenderle per dare un servizio migliore ai cittadini? La nuova dirigenza dalla ASL vuole continuare con questo andazzo oppure cambiare registro? Ci aspettiamo risposte”, concludono. E la risposta è arrivata: oggi da certastampa.it alla quale il direttore generale Fagnano ha assicurato che "da ottobre andranno tutti a casa i dipendenti della Gsa. Lo ha detto anche la Regione Abruzzo. Solo Teramo aveva attivato questo servizio ritenuto del tutto superfluo e per questo alla scadere della mia proroga di due mesi, sarà messa fine a questa spesa". GUARDA ANCHE QUESTO SERVIZIO