VIDEO / L'AQUILA. UNA MASSICCIA PROTESTA ACCOGLIE RENZI CHE ANNULLA LA PRIMA PARTE DELLA VISITA
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è arrivato all'Aquila, direttamente al Gran Sasso Science Institute. Presente il vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente.
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Annullata la prima tappa all' Aquila del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Lo ha riferito il consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci. Prima dell'arrivo del premier momenti di tensione tra forze polizia e manifestanti. L'appuntamento era alla nuova sede del Comune. Scontri anche vicino alla sede della seconda tappa.
'Renzi viene a L'Aquila per una verifica dello stato della Ricostruzione dell'Aquila e dei 56 comuni del cratere. I parlamentare abruzzesi non sono stati invitati, a testimonianza di come questo presidente del Consiglio concepisca in modo padronale il rapporto con il Parlamento''. Lo scrive in una nota il deputato pescarese Gianni Melilla (Sel). Melilla prosegue sperando che ''questa visita servisse a verificare come i ritardi nella opere di ricostruzione siano gravi, in particolare nel centro storico dell'Aquila. Sono stati spesi sinora 11 miliardi di euro dopo il terremoto, per l'emergenza e la Ricostruzione. Bisogna capire bene come queste ingenti risorse sono state spese anche perché altrettanti miliardi di euro sono stati programmati per i prossimi anni. Un solo esempio voglio evidenziare per testimoniare la gravità della situazione: 6 mila bambini e ragazzi aquilani hanno ancora la loro scuola in containers. I tanti scandali che hanno coinvolto imprenditori, dirigenti e funzionari pubblici, politici, uomini di Chiesa, devono spingere tutti ad una maggiore azione di prevenzione, controllo e repressione per evitare infiltrazioni criminali e malaffare. A questo proposito i deputati di SEL hanno chiesto la istituzione di una Commissione di Inchiesta Parlamentare sull'utilizzo dei fondi pubblici della Ricostruzione. Sinora questa proposta non è andata avanti per il rifiuto del PD a votarla. Nell'augurare al Presidente Renzi una buona e proficua permanenza in Abruzzo oggi pomeriggio, voglio sperare in una svolta politica e amministrativa che acceleri la Ricostruzione nel segno dell'efficienza e della trasparenza, e nell'interesse di tutto l'Abruzzo''.
"Oggi Renzi sarà in Abruzzo: quello che sta distruggendo il nostro paese, la sanità e la scuola pubbliche, i diritti dei lavoratori, quello che calpesta la democrazia come una cacca canina di strada, quello che sta regalando la nostra regione ai petrolieri, quello che vorrebbe costruire un inceneritore nella regione dei parchi, quello che continua a promettere soldi per la ricostruzione, per Bussi, ma non si vede ancora un centesimo...". Lo afferma il deputato abruzzese Gianluca Vacca (M5s) sottolineando che Renzi "non sarà mai il benvenuto in Abruzzo" ed invitando i cittadini a "partecipare al comitato di malvenuto all'abusivo presidente del Consiglio", alle 16 alla Fontana Luminosa, dove ci saranno "tantissimi abruzzesi che non vogliono Renzi nella nostra regione. Il M5s sarà con loro". "Questo delinquente - aggiunge Vacca - oggi sarà in Abruzzo, per la consueta passerella all'Aquila. Ci saranno i soliti ipocriti servitori istituzionali, dal presidente D'Alfonso ai vari sindaci e parlamentari, gli esponenti del partito vergogna Pd, che tra un inchino e una leccata felpata faranno a gara per farsi fotografare con il pinocchietto fiorentino".
Tra le diverse centinaia di abruzzesi che sono in questo momento a L’Aquila per chiedere di incontrare il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, per manifestargli la volontà dell’Abruzzo di non essere trasformato in un distretto petrolifero, è presente anche una rappresentanza del WWF con il delegato regionale, Luciano Di Tizio.
Purtroppo il Presidente Renzi si sta sottraendo al confronto e un imponente cordone delle forze dell’ordine sta tenendo lontano i manifestazioni anche con cariche.
“È grave che il Presidente del Consiglio sfugga al confronto con gli abruzzesi dopo che sta massacrando il loro territorio ed il loro mare”, dichiara Luciano Di Tizio. “Perché Renzi non vuole ascoltare la voce di chi vive e lavora in queste terre? Perché non vuole spiegare le ragioni che stanno spingendo il suo Governo a trasformare la regione verde d’Europa in una regione nero petrolio? Cosa devono fare gli abruzzesi per farsi ascoltare? Non era mai successo che un politico evitasse di confrontarsi con i cittadini in questo modo, neppure quando era Presidente del Consiglio Berlusconi!”