La Procura Federale, rappresentata dal Sostituto procuratore Gioacchino Tornatore, ha appunto formulato una richiesta "confermativa di tutte le pronunce espresse dal Tribunale Federale Nazionale" in primo grado, auspicando contestualmente una "sanzione adeguata al contributo collaborativo offerto" limitatamente alle posizioni del Catania e di Ninni Corda, ex tecnico del Barletta sanzionato con 2 anni di squalifica (ai sensi art.24 CGS) .
In dettaglio hanno presentato ricorso il Catania, contro la retrocessione in Lega Pro con 12 punti di penalizzazione e 150mila euro di multa, l'ex ad Pablo Cosentino (4 anni di inibizione e ammenda di 50mila euro) e il dirigente Piero Di Luzio (5 anni più preclusione e multa di 150mila euro). All'appello ha rinunciato l'ex presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, condannato in primo grado a cinque anni di inibizione con ammenda di 300mila euro. In merito al procedimento su Teramo-Savona hanno presentato ricorso, oltre alle due società coinvolte, L’Aquila e la Luparense e i tesserati Ceniccola, Di Lauro, Berghigiani, Corda, Di Giuseppe, Di Nicola, Pesce, Dellepiane, Cabeccia, Matteini e Campitelli.
I fatti nuovi emersi ieri riguardano gli atti e la nuova testimonianza, quella del medico sociale del Teramo, che dichiara di essere stato nella camera d'albergo del presidente Campitelli, tra le 12,30 e le 12,45, del 2 maggio scorso, ad Arenzano e sostiene che ha somministrato all'imprenditore di Canzano un ansiolitico visto che era in tensione per la partita promozione. Questo “toglierebbe” Campitelli dall'incontro di Albisola dove, secondo l'accusa, insieme a Di Giuseppe, avrebbe incontrato i dirigenti del Savona per definire i dettagli della presunta combine.
Questa mattina gli avvocati argomenteranno questa testimonianza, proveranno a renderla credibile dopo che ieri è stata messa sotto la lente di ingrandimento dal rappresentante dell'Ascoli, Fabrizio Duca dello studio Grassani rimasto bloccato in Africa per un problema con l'aereo che doveva riportarlo in Europa.
Questa mattina i lavori proseguiranno con l'udienza di appello relativa al filone denominato "Dirty soccer" e per il Teramo parlera' la difesa del Teramo Calcio per dimostrare che la responsabilità diretta non c'è stata. La sentenza è attesa per domani se non per domenica.
Parleranno gli avvocati: Michele Cozzone, il professor Cerulli Irelli, e il docente Giovanni Di Giandomenico, ordinario di diritto privato all'università del Molise.
Sono invece sei i componenti della Corte Federale d'Appello estratti ieri e chiamati a decidere. Oltre a quello del presidente della Corte d'Appello, Gerardo Mastrandrea, vi sono: Mario Sferrazza e i tre componenti che provengono dalla procura: Carlo Porceddu, Italo Pappa e Maurizio Greco. Ed il docente universitario di diritto Piero Sandulli, quest'ultimo insegna all'Università degli Studi di Teramo (http://www.unite.it/UniTE/Engine/RAServePG.php/P/58511UTE0400?&VRIC_IDOC=474).
Presente anche il direttore generale della Asl: Roberto Fagnano che sta seguendo la vicenda perchè: "la serie B è importante per la Città di Teramo" ed è inserito nell'ambiente.
Si dice piu' che mai fiducioso a Teramo, il Sindaco Brucchi che ieri in consiglio comunale confermava l'arrivo di "buone notizie" da Roma che lo faceva stare "calmo" e su fb scriveva: "Processo di appello sospeso. Si riprende domattina con Savona e Teramo. Ascoli cambia strategia: non più responsabilità diretta ma oggettiva grave. Io ci credo. Teramo la serie B l'ha conquistata sul campo".





