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Allarme degrado a San Nicolò. Questa mattina abbiamo fatto una passeggiata per la frazione più popolata di Teramo e non crediamo ai nostri occhi. L’incuria ed il degrado hanno raggiunto livelli esorbitanti. Come mai non sono state ancora tagliate le erbacce davanti alle scuole? Come mai i diversi Consiglieri ed Assessori residenti a San Nicolò non fanno le barricate per migliorare questa desolante situazione? Riepiloghiamo di seguito i punti su cui si dovrebbe intervenire in maniera immediata: PUNTO 1 : SITUAZIONE EX SCUOLA CARLO FEBBO. É noto a tutta la comunità sannicolese lo stato di abbandono in cui versa l’area della ex scuola Carlo Febbo, dismessa dopo il terremoto del 2009. Nonostante le numerose promesse di attuazione di piani di ristrutturazione e riqualificazione dell’area e dell’edificio, ad oggi la situazione è invariata. Si priva in tal modo l’intera collettività della possibilità di usufruire di spazi che potrebbero essere idonei alla creazione di nuovi punti di aggregazione per una comunità che ne è carente, mantenendo quindi inalterate le finalità di interesse pubblico dell’area stessa; dal ripristino della sua funzione di scuola elementare, alla creazione di un centro polifunzionale, all’utilizzo dell’area esterna come spazio di intrattenimento e gioco per bambini e giovani della zona. Tante sarebbero le possibilità per ridare vita alla struttura. Non va dimenticato, inoltre, che nell’edificio è stato installato un impianto-ascensore per favorirne l’accesso e l’utilizzo anche a persone disabili; questo rende la struttura atta ad accogliere tutti i residenti della zona ed è quindi auspicabile che i numerosi piani di intervento previsti trovino finalmente attuazione. PUNTO 2: SCUOLA MEDIA. Un sopralluogo presso la scuola media Giovanni XXIII di San Nicolò a Tordino rende manifesta la necessità di avviare piani di sistemazione e ristrutturazione di alcune parti dell’edificio. Quello che in questa sede preme sottolineare è l’impellenza di un intervento a favore della riqualificazione del campo sportivo retrostante l’edificio, lasciato in stato di abbandono e incuria. A renderne impossibile l’utilizzo concorre anche la questione della sicurezza, poiché non è stata effettuata nessuna opera di manutenzione presso il campo, lasciando così degenerare la situazione di degrado. Privare la scolaresca di un’area esterna dove poter svolgere educazione fisica (peraltro materia obbligatoria) rende la situazione inaccettabile!! PUNTO 3: PARCO GIOCHI VIA ANTONIO VIVALDI. Il parco-giochi sito in via Antonio-Vivaldi rappresenta l’unico spazio ludico-ricreativo posizionato nel verde in favore degli abitanti più piccoli della frazione di San Nicolò a Tordino. Ma già ad una prima occhiata dell’area emerge la necessità di stilare una lista degli innumerevoli interventi occorrenti per renderla decorosa e sicura. É infatti in una situazione di incuria che sfiora il degrado: i pochissimi attrezzi da gioco di cui è dotata (altalena, scivoli ecc. ) sono obsoleti e pericolosi poiché la manutenzione è pressoché nulla (spesso sostituita dalla buona volontà di qualche genitore!), le panchine sono anch’esse datate e malmesse, l’area verde non sempre è curata. Si tratta di uno spazio dalle dimensioni limitate ma , poiché è l’unica area destinata ai piccoli e alle loro famiglie, è necessario che si provveda a renderla un luogo pulito, sicuro e piacevole anche alla vista. PUNTO 4: PIAZZA PROGRESSO. La piazza centrale di San Nicolò a Tordino, denominata piazza Progresso, è frequentata dall’intera comunità della frazione: bambini di ogni fascia d’età, adolescenti, giovani, famiglie, anziani vi si riversano nel loro tempo libero, poiché costituisce l’unico punto di aggregazione sociale della comunità. Ma, a ben vedere, anche questo spazio necessita di alcune migliorie atte a ridarle decoro e sicurezza. Le panchine, infatti, sono “pericolanti” (addirittura alcune oscillano) e in stato di abbandono; i contenitori della spazzatura sono malmessi e stracolmi; la viabilità della strada che costeggia un lato della piazza non è disciplinata da regole di sicurezza ( viene sistematicamente percorsa nei due sensi di marcia nonostante l’indicazione del senso unico) creando una costante situazione di allarme tra i frequentatori dell’intera area, soprattutto tra i genitori. Il quadro che ne viene fuori è quindi sconfortante e, soprattutto, è un indicatore della scarsa attenzione riservata alla popolosa Frazione di San Nicolò e ai suoi abitanti, soprattutto in merito alla cura della vita di relazione sociale e culturale, necessaria affinché una collettività possa ritrovarsi nel suo spirito identitario e comunitario.   Attivista Antonietta Zilli Movimento 5 Stelle Teramo