
L’Organo di 2° grado di Giustizia ha tuttavia ribaltato l’impostazione data dal Tribunale Federale aggravando la posizione degli altri incolpati e riconoscendo la sussistenza della “combine”. A maggior ragione emerge l’assoluta estraneità di Nucifora ai fatti contestati sia in sede sportiva che penale, in quanto, affermato dall’Alta Corte soltanto il comportamento omissivo di mancata denuncia di scommessa fatta da altri, si esclude categoricamente che Nucifora abbia partecipato a qualsiasi ipotesi di frode sportiva. Le tesi del Collegio difensivo, composto dagli Avv.ti Enrico Pompei e Francesco De Minicis, sono state completamente accolte dalla Alta Corte con il rigetto del ricorso presentato dalla Procura Federale. Nucifora, mostro sbattuto in prima pagina, ne esce candido, per lui c’è da giurarlo è come aver vinto una champions league.