TERAMO/BERARDINI ALL'AMMINISTRAZIONE BRUCCHI: "SULLA VICENDA DISABILI DIMETTETEVI IMMEDIATAMENTE"
"Abbiamo i dati ufficiali del servizio sociale. Prima della fatidica Delibera di Giunta che tagliava i fondi ai disabili, le ore erogate a Gennaio per l'assistenza domiciliare e PLNA sono state 647 per settimana. Dopo la Delibera, nel mese di Agosto le ore erogate sono state 164 per settimana". Lo scrive Fabio Berardini del Movimento Cinque Stelle che prosegue: "Hanno fatto una Delibera per tagliare alla radice i servizi sociali e buttare le famiglie nella disperazione. Questo comportamento è criminale! Dimettetevi immediatamente!".
E questo è lo schema riassuntivo che il Comune ha fornito a Berardini dopo la richiesta di accesso agli atti. Intanto questa triste vicenda va avanti, se ne riparlerà la prossima settimana, al rientro dalle ferie del Sindaco nel corso di un nuovo tavolo tecnico.
Dario Verzulli (Autismo Abruzzo) dichiara: "i numeri dimostrano ancor con più chiarezza l'approssimazione dell'amministrazione nella gestione di questa fase molto delicata. Lasciare decine di famiglie nel periodo più complesso senza assistenza non è accettabile. Continuare a sperperare tempo e violare diritti fondamentali di persone con grave disabilità è indegno. Autismo Abruzzo onlus farà tutto il possibile per evidenziare questa gestione inadeguata e approssimata".
E su questo argomento l'assessore Valeria Misticoni spiega: «Vorrei dire a tutti che stiamo continuando a lavorare con gli uffici e con la Asl per rivedere l'innalzamento della soglia Isee. Stiamo anche lavorando duramente, Berardini fa invece pura demagogia. Noi invece lavoriamo per dare una risposta concreta alle associazioni. A metà della prossima settimana porteremo la proposta sul tavolo tecnico per riaprire il bando e poi faremo le valutazioni opportune. Lavoreremo poi, anche sul prossimo bando per fare l'assistenza domiciliare integrata che fino ad oggi non c'è mai stata perchè la Regione non l'ha mai applicata». Insomma il Comune sta cercando di tornare sui suoi passi dopo aver riconosciuto l'errore politico.