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VINCITORE MASTERCHEF IRAELE-keVH-U10601093739660bQ-700x394@LaStampa.itViene da Pescara, ha 40 anni ed è il nuovo re dei fornelli dell'edizione israeliana di Masterchef. Il cuoco italiano Massimiliano Di Matteo ha vinto la finale di una delle trasmissioni più seguito in Israele. L' abruzzese, che da pochi mesi vive a Tel Aviv dopo un lungo soggiorno a New York, ha prevalso su altri due concorrenti israeliani. Ad applaudire Di Matteo, tra il pubblico, anche la madre arrivata dall'Italia. L'abruzzese, che da pochi mesi risiede nella capitale israeliana, ha prevalso nella finale di ieri su altri due concorrenti israeliani. Masterchef è una delle trasmissioni più seguite della tv israeliana. Massimiliano Di Matteo, vive a Tel Aviv, dove ha scelto di immigrare con la moglie israeliana pochi mesi prima dell’inizio della quinta edizione del “MasterChef”, fra i programmi tv più seguiti. I quattro giudici Yonatan Roshfeld, Haim Cohen, Eyal Shani e Michal Ansky hanno ammesso di essere rimasti impressionati dalla qualità del cibo “Made in Italy” di Massimiliano Di Matteo come il risotto con pinoli, pecorino, vino rosso e vegetali. «Appena ne ho messo un cucchiaio in bocca mi sono sentito in un luogo diverso» ha ammesso Eyal Shani. La scelta di vivere in Israele dello chef abruzzese, che non è di origine ebraica, nasce dalla convinzione che «qui il mercato del cibo è molto promettente». Fra i suoi piani anche la possibile apertura di un locale a Tel Aviv. Alcuni dei maggiori imprenditori israeliani nel settore della ristorazione si sono detti pronti di aiutarlo nella sfida.
Di Matteo rivendica la genuinità della sua cucina: «mia madre è cresciuta a Roseto degli Abruzzi in una famiglia di contadini e a 15 anni preparava il pane per tutti. Io sono venuto su in questo ambiente e lì ho imparato. Loro mi hanno insegnato». Per vincere però ha cucinato anche piatti tratti da due grandi chef italiani: Davide Scabin e Niko Romito, piemontese il primo e abruzzese il secondo. «Li ammiro entrambi, anche se - spiega - non li conosco di persona». Quello ispirato a Scabin è stato un filetto impanato cucinato a bassa temperatura. Quello invece modellato su Romito lo ha presentato ieri sera durante la finale: 'assoluto di cipolle con bottoni di formaggio e zafferanò. E lungo la gara ha fatto assaggiare tutta una serie di piatti tratti dalla tradizione di casa sua: «quello che ha avuto maggiore riscontro fino alla finale è stata una salsiccia di fegato, bucce di arancia e peperoncino. Un successo». Nel futuro - confida - «c'è l'idea di un ristorantino. Anche se non voglio per ora abbandonare la tv: mi ci trovo bene ed ho un buon feeeling con la gente. Non parlo ebraico bene ma mi faccio capire lo stesso». Ieri sera a vederlo incoronare c'era anche la mamma Maria, arrivata dall'Italia. «Io in Israele mi sento a casa. Ho un sacco di amici. Qui - racconta - sembra di stare come nel fermento dell'Italia degli anni '80: c'è voglia di fare, di cambiare, di innovare ed è una grande sensazione». Vive a Modin, non lontano da Tel Aviv: «ma certo mi piacerebbe trasferirmi lì. Ma qui i miei 3 figli vivono bene».Dice che non ama parlare di politica e di religione e che «la situazione tra israeliani e palestinesi si risolverebbe se non ci fossero dall'esterno a soffiare sul fuoco. Se la devono vedere da loro e farebbero meglio». 1441190186-10376731-1026190004088030-6762621404419081857-n