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11659350_10206195437618280_5234490537414744374_nUn esposto, alla Procura di Chieti, per chiarire se le nomine del rettore dell'Università di Teramo Luciano D'Amico alla presidenza della Tua, e del professor Nicola Mattoscio dell'Università di Chieti al vertice della Saga, siano regolari. L'iniziativa è stata annunciata questa mattina a Pescara dai Consiglieri regionali di Forza Italia Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo, e dal deputato Fabrizio Di Stefano, che su questa vicenda aveva presentato un'interrogazione al Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. Il Ministro nella risposta, aveva spiegato che i docenti universitari a tempo pieno (come appunto D'Amico e Mattoscio) non possono ricoprire altri incarichi, ma aveva anche spiegato che la Regione aveva comunicato allo stesso Ministero che si trattava di incarichi a titolo gratuito. Per gli esponenti di Forza Italia, però, se questo è vero per D'Amico (ferma restando la circostanza della presunta incompatibilità tra il ruolo di rettore e di presidente della Tua), non è lo stesso per Mattoscio che invece percepisce un compenso per il lavoro alla Saga, pubblicato nella sezione trasparenza dell'ateneo D'Annunzio. In ogni, caso, sempre per la Giannini, si trattava di materie non di competenza ministeriale, in base alle norme sull'autonomia universitaria. Di qui la decisione di rivolgersi alla magistratura e per Mauro Febbo si tratta dell'ennesima dimostrazione della confusione nelle nomine della Regione. "Le nomine del prof. Luciano D'Amico a Presidente della società Tua e del prof. Nicola Mattoscio a Presidente della Saga sono state disposte a seguito della verifica, in primis di tutti i requisiti di legge, in ordine alla piena conferibilità e compatibilità degli incarichi, avendo gli stessi ottenuto puntuale autorizzazione da parte dei rispettivi Atenei, e al tempo stesso avendo avuto modo di verificarne i titoli culturali, scientifici, professionali e manageriali maturati e comprovati da rigorosa documentazione e da riconosciuta esperienza individuale". Lo scrive il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, in merito alle considerazioni del deputato di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano, che ha annunciato di aver presentato un esposto alla Procura di Chieti sulla legittimità delle due nomine. "La normativa vigente - scrive D'Alfonso nella nota a sua firma - attribuisce solo agli Atenei il compito di verificare le incompatibilità dei loro docenti e nei casi di specie tale compatibilità è legittimata a monte dalle autorizzazioni ricevute con le relative prescrizioni puntualmente adempiute dai professori in questione". "Si intende che i docenti oggetto delle avverse considerazioni del deputato Fabrizio Di Stefano - conclude il presidente della Giunta regionale D'Alfonso - avranno modo di far valere le loro ragioni a tutela dell' immagine accademica, professionale e societaria che rappresentano rivolgendosi agli organi di giustizia competenti per tali fattispecie risarcitorie".