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curva teramoQuando manca meno di una settimana all'esordio nel campionato di LegaPro del Teramo in casa contro il Pisa, e all'indomani della partecipatissima conferenza stampa di scuse e programmi del patron Campitelli per il futuro biancorosso, è la volta dei tifosi.

Ecco il "post" dei Vecchi Pivieri:

RIPARTIAMO!

Con rabbia e coraggio verso nuovi traguardi...

Finalmente è finita... nel peggiore dei modi ma almeno è finita, possiamo quindi considerare chiusa questa ennesima triste e dolorosa pagina di storia sportiva della nostra città. La "maledizione della Serie B" a distanza di qualche lustro torna ad abbattersi sulle nostre teste dopo avere inesorabilmente frantumato quelle dei nostri padri e dei nostri nonni. In tre mesi abbiamo subito di tutto e di più ben oltre il limite della umana sopportazione, un massacro mediatico di prim'ordine, uno stillicidio feroce alimentato da chi aveva l'interesse a farlo ma anche da una parte di stampa locale che non ha saputo (o forse voluto) fare quadrato attorno alla Teramo calcio. Scelta incomprensibile se vista dall'esterno ma perfettamente comprensibile se si ha la "fortuna" di apprezzare giorno dopo giorno l'alto "valore professionale" di certe penne nostrane (blogger compresi). Una brutta sconfitta per la Città di Teramo che ha l'amaro sapore della truffa ma che al tempo stesso rappresenta il totale fallimento di un sistema calcio in evidente affanno e supino alle logiche del malaffare, dove le favole sportive, premiate dal campo, lasciano lo spazio alla frenetica necessità di gestire la "fabbrica dei SOLDI" attraverso logiche meschine a noi sconosciute. Ovviamente in questo paese dei balocchi non poteva esserci posto per la Teramo sportiva... troppo piccoli per garantire anche il minimo sindacale per le profonde tasche dei direttori d'orchestra, i finti paladini del calcio pulito. Ci abbiamo provato a contrastare lo strapotere ma non è stato facile. La battaglia a livello di "armamenti" si e rivelata sin da subito proibitiva, troppo più forti le bocche di fuoco messe in campo da chi è abituato a battagliare sotto traccia per ottenere quei risultati e quella gloria che il campo giustamente nega per manifesta incapacità. Usciamo tramortiti da questa storia ma non accettiamo di fare da capro espiatorio, tantomeno di rappresentare il male assoluto al cospetto di un sistema corrotto a partire dai suoi vertici mondiali. Non lo accettiamo e mai lo accetteremo. Tre mesi di chiacchiere hanno partorito decisioni punitive mai riscontrate in precedenza che ci condannano più per le frequentazioni poco raccomandabili di alcuni nostri tesserati che per l' illecito contestato e mai provato. Adesso quello che conta è ripartire. Da parte nostra il sostegno alla maglia e all'istituzione cittadina TERAMO CALCIO 1913 non verrà mai meno. Prendiamo atto di quello che è successo e "torniamo a volare" con il massimo dell'entusiasmo per una nuova avventura in TERZA SERIE NAZIONALE, un campionato importantissimo che deve rappresentare ancora una volta un vanto per tutti noi innamorati del magico Vecchio Diavolo. Pur nelle difficoltà Teramo continua ad essere un validissimo punto di riferimento calcistico e un esempio unico e raro di come si pagano le proprie colpe fino all'ultima stilla di sofferenza (anche quelle che non ci appartengono). Mai nessun Lodo Petrucci è arrivato in nostro soccorso , mai nessun titolo sportivo di altri è stato da noi acquistato per vincere campionati. Sotto l'aspetto puramente sportivo non chiediamo nulla, non pretendiamo vittorie ne tanto meno squadroni men che meno nomi di prim'ordine... la categoria per noi non ha mai rappresentato il termometro della nostra passione! Quello che invece PRETENDIAMO ASSOLUTAMENTE è ripartire tutti insieme eliminando dalla società Teramo Calcio le metastasi che hanno contribuito, chi più chi meno, al materializzarsi di uno degli incubi sportivi più atroci di sempre. Così come invitiamo alla decapitazione immediata di tutte quelle figure che non incarnano appieno una vera espressione di teramanità. Professionalità serie ed oneste, unite alla passione per i nostri colori, dovranno essere, da oggi in poi, le prerogative imprescindibili di chi avrà L'ONORE di rappresentarci in giro per l'Italia. Basta con la presenza attorno alla nostra passione di personaggi di dubbia moralità... con i nostri sentimenti nessuno e ribadiamo NESSUNO dovrà mai più giocare (o scommettere... ) fate voi. Per quanto concerne la posizione del Presidente in relazione a questa vicenda ci sembra doveroso riconoscere a questa importante figura l'assoluta buonafede… non riteniamo di dover dubitare minimamente dell'onestà di Campitelli ( e del suo vice Cimini) anche sulla base di una "condanna" scandalosa che alla fine di due gradi di giudizio(?) non è stata capace di chiarire, ne a noi ne all'intera opinione pubblica, la posizione di colpevolezza della Teramo Calcio e del suo massimo rappresentante. Di fronte a un uomo in lacrime, che chiede umilmente scusa all'intera città per la scellerata scelta di collaboratori poco seri, non possiamo e non vogliamo fare finta di nulla. Una decisione del genere, non facile per mille motivi, evidenzia uno spessore umano e un rispetto per la piazza che difficilmente abbiamo riscontrato nei suoi predecessori, soprattutto in quelli del recentissimo passato che qualche giornalista televisivo della val vibrata, in evidente delirio di onnipotenza, cavalcando meschinamente l'onda emotiva di questa storia, ha cercato di rivalutarne la figura. Un presidente del recente passato del quale ricordiamo "con profonda nostalgia" le vittorie, i bravi giocatori ma anche e soprattutto che gli assegni sventolati in faccia alla tifoseria. Non riteniamo di dover assumere un atteggiamento di chiusura e colpevolista nei confronti di chi per tanti anni ha corso alla velocità della luce regalando emozioni indicibili. Forse chi non è abituato a correre ma solo a giudicare trova estremamente difficile comprendere che a certi ritmi le "sbandate" posso anche essere inevitabili considerato anche il melmoso e tortuoso territorio nel quale questa dirigenza è stata chiamata ad operare. Alla luce di tutto questo, il buon senso, unito al rispetto per le persone, imporrebbe all'intera città di giudicare l'operato degli alti vertici societari con una visione molto più ampia e non limitata al singolo, seppure dolorosissimo, episodio. Rispettiamo appieno le posizioni, qualsiasi esse siano, che verranno assunte della parte ultras della tifoseria teramana che da sempre mettono al servizio dei nostri colori e della nostra maglia la voce, la faccia, l'impegno, la passione e tanta coerenza. "Il Teramo siamo noi" nel loro caso non è un semplice slogan ma la realtà più autentica del calcio che caratterizza i nostri tempi. La ferita provocata da questa storia deve essere stata ancor più lacerante per dei ragazzi che fanno di un ideale e del conseguente sostegno alla nostra squadra la propria ragione di vita. Non crediamo sia possibile non sottolineare quanto visto e percepito nella gestione "ultras" di questa triste vicenda: grande senso di responsabilitá e consapevolezza, probabilmente dettato dall'immenso amore che questi ragazzi hanno per il Teramo e la nostra cittá. Grande rispetto! L'emozione del due maggio duemilaquindici rappresenta un sentimento da custodire gelosamente che nessuna delusione potrà mai cancellare. Sensazioni uniche che in riva al mare (ad esempio) non potranno mai provare anche perché non avendo più una squadra di calcio il tutto risulterebbe praticamente impossibile. Assistere al trionfo della propria squadra, domenica dopo domenica, tra gli applausi degli avversari, festeggiare in 5.000 alle tre di mattina l'approdo in serie B della squadra della tua città è un privilegio riservato a pochi... e noi quei momenti li abbiamo vissuti e non li regaleremo di certo ne all'amarezza ne ai ladri di titoli sportivi. Noi abbiamo sempre gioito delle nostre vittorie gli altri sempre e solo delle nostre sconfitte. Una differenza sostanziale. Uno stile di vita a prescindere. Un nuovo campionato è alle porte ma siamo certi che non sarà da catalogare come una stagione "normale", ma piuttosto rappresenterà l'occasione irripetibile di un riscatto immediato su tutti i fronti. Le possibilità ci sono tutte. La società ha fatto capire che vuole riprovarci ed ha lanciato un segnale ben preciso. Adesso tocca a noi rispondere alla chiamata e non dovrebbe essere tanto difficile in quanto abbiamo già "in squadra" il migliore acquisto possibile in questa situazione: LA RABBIA. La rabbia per un sogno svanito e per l'evidente sopruso patito dovranno trasformarsi in energia positiva. Il Bonolis dovrà essere ogni domenica un campo minato per tutti. Ogni giornata di campionato dovrà rappresentare la nostra occasione per tirare fuori in maniera costruttiva tutta la rabbia accumulata in questi tre mesi. Il Bonolis come una polveriera, sugli spalti così come in campo . Questo concetto dovrà essere ben chiaro anche a tutti quelli che sceglieranno liberamente di continuare ad indossare la meravigliosa casacca biancorossa e di sposare la nostra causa. Quest'anno ci sarà bisogno oltre che di bravi calciatori anche di gente con i controcoglioni, abbiamo una serie B da provare a riconquistare. Non sarà per nulla facile ma ci dobbiamo provare. L'occasione di scrivere la storia è ghiotta. Possiamo diventare l'unica squadra che per disputare un campionato di Serie B ne deve vincere due di Lega Pro. Chi non se la sente tolga il disturbo e lo faccia anche abbastanza velocemente. Qualcuno già ha fatto la sua scelta di fuga in tutta libertà, ne prediamo atto e ringraziamo sentitamente per l'inutile presenza, soprattutto quelli che hanno cambiato casacca pur rimanendo nella stessa categoria. E' stato veramente un enorme piacere regalavi qualche settimana di spensieratezza in "pensione completa" + area fitness presso l'incantevole scenario di Rivisondoli. Addio mercenari. L'unico ringraziamento vero e sincero ci sentiamo di indirizzarlo a ragazzi che sono rimasti, vecchi e nuovi. Una scelta da veri uomini in una stagione molto particolare... solo per veri uomini! COMPLIMENTI RAGAZZI... TERAMO NON DIMENTICA !!!! FORZA MAGICO TERAMO FORZA VECCHIO CUORE BIANCOROSSO